Sono toni duri quelli usati dalla sinistra extraparlamentare verso le novità previste dalla Legge di Stabilità. Alle critiche del Sel e degli ex comunisti, si aggiungono quelle del leader dei Verdi, Angelo Bonelli. Secondo cui le disposizioni previste dal Governo, che continuano a “tartassare” il ceto medio, non farebbero altro che incentivare un nuovo fenomeno: la creazione di “nuovi poveri”.
Sul fronte della scuola pubblica preoccupa, in particolare, l’incremento coatto e dell’orario di lavoro senza un euro di incentivo per i docenti. “L’attacco alla scuola – ha detto Bonelli – é semplicemente odioso. In pratica si sta portando il sistema del l’istruzione al collasso: si vuole creare una scuola di serie A (privata) ed una di serie B (pubblica). Tutto questo mentre ancora non si tassano i capitali italiani nascosti in Svizzera e si continua con l’acquisto degli F-35: una super marchetta alla super casta degli armamenti”.
Per i Verdi, insomma, anche l’esecutivo dei tecnici non avrebbe attuato quelle misure che si attendono la grande maggioranza degli italiani. Mentre andrebbe a salvaguardare, ancora una volta, le fasce sociali più elevate. “La legge di Stabilità – continua Bonelli – non solo non attacca minimamente le grandi ricchezze e non taglia di un euro le spese militari ma creerà nuovi poveri soprattutto nella classe media. Il governo continua sulla strada dei tagli ai servizi per i cittadini con punte di vero e proprio cinismo sociale come sull’assistenza ai portatori di handicap. Il taglio alle detrazioni fiscali é un attacco senza precedenti alle famiglie che dovranno scegliere se detrarre le spese sanitarie per i figli o il mutuo”.