Leggere un buon libro oltre ad essere un piacevole modo per passare il nostro tempo libero, ha tanti benefici inaspettati, nutre la mente e scioglie lo stress, sollecita la fantasia, ci distrae dai pensieri cattivi, ci fa vivere momenti di evasione unici.
Nella giornata mondiale del libro che ogni anno si celebra il 23 aprile è giusto scoprire o rimettere in risalto i benefici della lettura. L’evento patrocinato dall’UNESCO è nato nel 1996 per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione delle proprietà intellettuali. Inoltre, vuole incoraggiare il piacere alla lettura e la valorizzazione del contributo che gli autori danno alla cultura e al progresso sociale dell’umanità.
Secondo i dati ISTAT del Rapporto annuale sulla lettura in Italia e relativi all’anno 2019 sono stati pubblicati in media 237 libri al giorno, quasi 1,3 ogni mille abitanti; di questi, due terzi sono novità (58,4%) e nuove edizioni (8,5%), mentre il restante (33,1%) è rappresentato dalle ristampe.
Il numero dei lettori di libri (si fa riferimento a chi ha letto almeno un libro nell’anno) è rimasto stabile rispetto all’anno precedente, in particolare parliamo del 40,0% delle persone di 6 anni e più.
Per quanto riguarda il tipo di supporto utilizzato parliamo del 77,2% dei lettori che legge solo libri cartacei, mentre solo il 7,9% è entrato nel mondo del libro digitale (ebook o libri online)
Chi sono i lettori più assidui? A leggere di più sono i più giovani (54,1% tra i 15 e i 17 anni, e 56,6% tra gli 11 e i 14 anni) e le persone di sesso femminile (44,3% contro 35,5%): i lettori più appassionati in assoluto sono le ragazze tra gli 11 e i 19 anni.
Il lockdown legato alla pandemia di Covid-19 ha spinto nuovi lettori o fatto ritrovare sane abitudini a vecchi appassionati di lettura tanto che la percentuale di chi ha dichiarato di aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è passato dal 58 al 61%.
Leggere un libro ha sempre avuto pareri discordanti: c’è chi lo ritiene noioso, faticoso e poco interessante chi invece ritiene il libro sul proprio comodino un buon amico che non tradisce mai e che non ti fa mai sentire solo. Per amare la lettura occorrono però diversi fattori.
Prima di tutto è importante trasmettere la passione fin da piccoli. Fanno bene le maestre che allenano alla lettura i loro piccoli studenti e fanno bene anche i professori delle Medie a continuare in questo percorso.
Un ruolo importante viene svolto anche dalle biblioteche autogestite nelle scuole, un buon mezzo per leggere e provare anche generi diversi a costo zero.
Altro fattore importante è il saper trovare il contesto e il momento giusto per leggere, cosi come il tipo di genere in grado di appassionarci, legato alle cose che amiamo. Per mezzo di un libro possiamo infatti vivere intense emozioni, immergerci in un’altra dimensione, nutrire la mente imparando cose nuove. Tutto questo ci aprirà nuove dimensioni di benessere. Il fatto di immergerci completamente nella lettura ci porta a viaggiare in un altro contesto fino a sentirci trasportati in un’altra realtà.
Ma i vantaggi non finiscono qui: un buon libro ci porta a vedere il nostro mondo con occhi nuovi, infatti quando ci immedesimiamo in un personaggio, facciamo nostre le sue esperienze, viviamo la sua vita come se fossimo anche noi nel contesto stesso del libro.
La lettura intrattiene, consola, offre rifugio ma anche ispirazione per conoscere meglio noi stessi, leggere allena il cervello e lo mantiene giovane perché allena anche la memoria. Ma un buon libro ti intrattiene, ti emoziona, è in grado di farti ridere e piangere all’interno della stessa storia.
Alcuni studi rilevano che leggere per una decina di minuti al giorno abbassa i livelli di stress fino al 60%: immergersi in un libro, infatti, distrae la mente dalle preoccupazioni quotidiane, ci insegna a isolarci dalla realtà circostante e porta il corpo ad assumere una postura più rilassata. Una di queste ricerche è quella effettuata da alcuni ricercatori dell’Università di Liverpool che hanno preso in esame 4.000 adulti, riscontrando una correlazione tra le abitudini di lettura e il livello di stress e depressione. Nella fattispecie, coloro che leggevano regolarmente avevano una maggiore stima di sé stessi, una maggiore capacità di reagire alle situazioni difficili, e una minore incidenza di casi di stress e depressione. Lo studio, rilasciato nel 2015, ha confermato quindi che i lettori credevano che il miglior toccasana per le giornate di cattivo umore e agitazione fosse proprio la lettura di un buon libro, piuttosto che una chiacchierata con gli amici o guardare la tv.
E non dimentichiamo che ci sono tanti modi alternativi per entrare nella storia di un libro, anche se come abbiamo visto dai numeri il cartaceo è ancora il mezzo preferito in realtà si ci può avvicinare alla lettura usando un e-reader per la lettura digitale o possiamo ascoltare il libro un formato audio. Ascoltare un libro durante una fila potrebbe infatti alleviare decisamente l’attesa.
Un altro studio condotto nel 2009 dall’Università del Sussex ha rilevato che bastano sei minuti di lettura per rallentare il battito cardiaco, diminuire la tensione muscolare e ridurre il livello di stress fino al 68%, un dato comparabile ad altri metodi di alleviamento dello stress come fare una passeggiata o ascoltare la musica.
Leggere fa bene, ai piccoli e agli adulti, la scuola ha il dovere e la responsabilità di far crescere futuri lettori.
Come Redazione ci crediamo molto nella lettura, e nel nostro piccolo, grazie alla rubrica “leggere liberi” di Gabriele Ferrante, proviamo a stimolare i nostri lettori nella scelta di un buon libro con cui accompagnare i propri momenti di relax.
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