Leggi cattive ed immorali, che non tengono conto della dignità professionale degli insegnanti, dell’etica della responsabilità dei dirigenti scolastici, ma soprattutto della giusta partecipazione e formazione degli studenti, non potranno mai fare una buona scuola.
Non stiamo parlando di una legge che esiste, ma più in generale di un’ipotetica legge di riforma scolastica che potrebbe essere fatta, ancora una volta, di tagli di spesa, di cancellazione di diritti acquisiti e di aumento dei carichi di lavoro, per insegnanti e personale scolastico, senza che venga previsto un adeguato aumento di stipendio.
Leggi di questo tipo oltre a non fare una buona scuola, potrebbero ispirare le linee guida per una vera e propria unità sindacale. Si potrebbe verificare, dopo molti anni in cui l’unione sindacale sembrava definitivamente tramontata che le bandiere della Flc Cgil tornino a sventolare e marciare unite a quelle di Cisl ed Uil.
È giusto dire che il problema ostativo dell’unità sindacale non riguarda tanto la scuola e la funzione pubblica, dove ad onore del vero, ad esempio nel merito delle idee riformiste del governo Renzi in materia di istruzione pubblica, c’è un’ampia convergenza sindacale, ma piuttosto temi di politiche del lavoro come il jobs act e l’art.18, che ancora non hanno pienamente unito, come ci si aspettava, il mondo sindacale.
Invece sulla difesa dei diritti e dei contratti dei lavoratori si sta costruendo un’importante intesa unitaria dei sindacati confederali, che potrebbe aprire scenari imprevedibili e al momento insospettabili.
Quindi Renzi e la buona scuola stanno riuscendo nel miracolo di restituire al Paese l’unione sindacale, che potrebbe addirittura confluire in uno sciopero unitario che avrebbe l’obiettivo dello sblocco dei contratti e degli scatti di anzianità. Prove tecniche di manifestazione unitaria sono previste già a partire da sabato 8 novembre: proprio in questa data si terrà a Roma una manifestazione, che per la prima volta – dopo molto tempo – vedrà uniti tutti i sindacati dei servizi pubblici e i sindacati della scuola.
Ma quali vantaggi potrebbero esserci da uno sciopero unitario della categoria scuola? È molto probabile che il Governo, vedendo la protesta unitaria, decida di rivedere concretamente la proposta di legge sulla scuola, evitando di fare una legge cattiva che non servirebbe certamente a fare una buona scuola. In sostanza serve una legge buona per fate una scuola giusta e soprattutto una scuola seria.
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