L’Oms ha decretato lo stop all’emergenza internazionale del Covid. L’emergenza Covid col suo incubo è dunque finita. Il Comitato tecnico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) “ha raccomandato la fine dello stato di emergenza internazionale, dichiarato il 30 gennaio 2020, ed io ho accettato l’indicazione”.
Paolo Bonanni, Professore di Igiene presso l’Università di Firenze e coordinatore scientifico dell’alleanza “Il Calendario per la Vita”, a margine della tavola rotonda “The Future of Covid Vaccination” organizzata nell’ambito della 17a edizione del World Congress on Public Health in corso a Roma, ha spiegato, come viene riportato dalle agenzie: “Non cambierà molto: nella percezione della popolazione la pandemia era già finita. Quello che dovremo rendere chiaro, però, è che non è finita la circolazione del virus, non è finito il danno che può fare il virus.
Oggi è stato sottolineato che una malattia endemica come la malaria fa centinaia di migliaia di vittime ogni anno. Quello che dobbiamo fare è prepararci per una possibile circolazione endemica di questo virus che potrebbe fare ancora molti danni. Come ogni anno ci proteggiamo contro l’influenza, è probabile che ogni anno ci dovremo proteggere contro il coronavirus. Dobbiamo far capire, specie alla popolazione più’ anziana e più fragile, che dovrà continuare a fare i richiami per il coronavirus. E questo potremmo farlo unendo le due occasioni: vaccinando in simultanea contro il coronavirus e contro l’influenza, nella speranza, magari nell’autunno successivo, di poter avere anche un vaccino che contenga nella stessa fiala antigeni del Covid e dell’influenza”.
In ogni caso, in Italia, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero della Salute in cui si istituisce il nuovo sistema connesso alla fase 3 dell’epidemia da Sars-CoV-2 in cui viene anche abrogato il decreto 30 aprile 2020 con i 21 indicatori. Un sistema più snello i cui criteri e indicatori saranno individuati con una circolare ad hoc congiunta delle direzioni generali della prevenzione sanitaria e della programmazione sanitaria attesa nelle prossime ore. Inoltre il ministero della Salute, tramite la Cabina di regia, analizza con cadenza settimanale le informazioni relative al monitoraggio e potrà ridefinirne la cadenza su indicazione degli esperti.
Intanto l’Oms ha aggiornato il Piano strategico globale di preparazione per il 2023-2025. Cinque i pilastri della nuova strategia: sorveglianza collaborativa, protezione della comunità, cure sicure e flessibili, accesso alle contromisure e coordinamento in caso di emergenza.
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