L’emergenza si sta aggravando: con le regole del nuovo DPCM, dal prossimo 8 marzo milioni di studenti non potranno più seguire le lezioni in presenza.
La didattica a distanza riguarderà infatti non solo le scuole delle zone rosse ma anche quelle collocate in aree in cui i contagi saranno superiori a 250 ogni 100mila abitanti.
Questo perché – dicono i tecnici – la nuova variante inglese è decisamente molto aggressiva nei confronti dei soggetti più giovani.
Ma non tutti concordano. La stessa Ministra Lucia Azzolina contesta il DPCM e parla di una “pietra tombale” messa sulla scuola.
L’ex ispettore scolastico Raffaele Iosa parla di pandemia pedagogica con troppe lezioni frontali online e poca relazione educativa.
I dati di Save the Children sono allarmanti.
E crescono le proteste.
Di tutto questo e altro ancora parliamo nel video di oggi.