Attualità

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in Europa, come dice il ministro dell’istruzione Valditara, colpevoli di stupri e femminicidi, come si spiega l’arresto di  Marius Borg Hoiby, 27 anni, sospettato di avere avuto “un rapporto sessuale con una persona che era priva di sensi”?

Non si tratta di femminicidio, è vero, ma lo stupro ha anche, rispetto alla morte, vigliaccherie predatorie e di sopraffazione nei confronti di una persona più debole e indifesa e per affermare la propria superiorità fisica e strutturale.

Ed ecco che la casa reale norvegese trema, dopo che la polizia ha annunciato l’arresto del figlio della principessa ereditaria Mette-Marit di Norvegia con l’accusa di stupro, come ha dichiarato la polizia.

È infatti lui l’erede al trono di Norvegia, proprio lui.  Marius Borg Hoiby, che però è stato arrestato perché sospettato di avere avuto “un rapporto sessuale con una persona che era priva di sensi o comunque incapace di resistere a questo atto”

 “All’inizio di settembre, la polizia ha ricevuto informazioni che Marius Hoiby aveva, in diverse occasioni, avuto contatti indesiderati con la donna che è stata vittima dell’incidente (…) il 4 agosto”

Sulla base di queste denunce, “la polizia gli ha imposto un ordine restrittivo ma recentemente ha appreso che Marius Hoiby l’aveva violentata e quindi si è deciso di arrestarlo per il rischio di recidiva”.

L’arresto, si legge su RaiNews, è avvenuto lo scorso venerdì pomeriggio.

Chi lo spiega ora ai razzisti che queste sopraffazioni contro le donne hanno altra natura e che lo stupratore caccia le sue prede per sfogare la propria aggressività, per umiliarle nel corpo e nello spirito, giungendo a volte fino ad ucciderle? Chi dice loro che per lo più dipende da basso livello di istruzione ma pure di avere subito violenza da bambino? Ma anche di avere assistito a scene di violenza familiare compreso il fatto di accettare la violenza contro le donne come un fatto culturale, compresa l’accettazione della disparità di genere? 

Certamente questo caso, quello d’un principe ereditario che stupra, fa scandalo anche perchè nessuna di tutte queste motivazioni dovrebbe affacciarsi nella sua educazione, tranne l’unica possibile: il senso di dominio e la certezza dell’impunità che però si scarica nelle persone più fragili e deboli come questa ragazza che addirittura era priva di sensi o “comunque incapace di resistere a questo atto”.

Pasquale Almirante

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