Letta: “Tagli alla cultura e istruzione? Mi dimetto”

Promessa solenne dunque a conclusione dell’intervista del presidente del consiglio Enrico Letta a “Che tempo che fa” da parte di Fabio Fazio: "Se ci saranno tagli a cultura e ricerca mi dimetterò".
Una chiosa importante tra le tante giravolte e "gimcane" per cercare di tenere al “salvamento” il suo governo, a poche ore dalla fiducia, sotto i mille attacchi e le mille contraddizioni che incominciano a farsi avanti per scelta, “non accidentale”, da parte di alleati pronti all’arrembaggio per riprendersi il timone della nave ammiraglia del governo.
Ma il segetrario generale del Sisa, Davide Rossi, fa notare che il premier ha risposto su "cultura, ricerca e università", senza "impegnarsi" sulla scuola dove il Fiscal compact "obbliga a pesanti tagli di personale docente e Ata", come si legge nel comunicato del Coordinamento nazionale del Sindacato indipendente scuola e  ambiente, nel quale si ipotizza che si intende portare "l’orario di servizio dei docenti di medie e superiori a 21 ore settimanali, ovviamente a salario immutato, nonché varie decurtazioni degli stipendi dei lavoratori del comparto, a partire dalle tredicesime".
Interessante tuttavia è apparso ciò che Letta ha detto a proposito di lavoro che dovrà essere “la priorità delle priorità” e quindi occorre "abbassare le tasse sul lavoro per i neoassunti e per questo mi batterò in Europa e in Italia".
A proposito poi della staffetta generazionale, ha detto di fare in modo di creare un “meccanismo per cui invece di andare seccamente in pensione si prevede una uscita graduale accompagnato da un ingresso graduale per chi entra nel mercato del lavoro". E quindi nessun riferimento a una modifica, seppure settoriale, della legge Fornero sulle pensioni che ha penalizzato i circa 3.500 lavoratori della scuola della “Quota 96”, per la cui risoluzione in campagna elettorale lo stesso Bersani si era impegnato.
Altro tema quello dello “Ius Soli”, sollevato dal ministro Cecile Kyenge con strascichi polemici del Pdl. Enrico Letta intenderebbe richiamare tutti al confronto: "Sarà difficile, non prometto miracoli a nessuno, sono consapevole delle difficoltà. Il tema della cittadinanza mi sta a cuore, ma so che per le materie fuori dal discorso che ha avuto la fiducia servono discussioni, e non è scontato che ci siano intese. Io ci metterò del mio meglio, dovremo vedere se ci sono le possibilità di fare delle intese".

Pasquale Almirante

Condividi
Pubblicato da
Pasquale Almirante

Articoli recenti

Tecnica della Scuola Podcast, su Spotify i nostri approfondimenti

Disponibili per tutti i podcast della Tecnica della Scuola! Tecnica della Scuola Podcast è un servizio innovativo…

18/07/2024

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024