Riceviamo e pubblichiamo una lettera dei docenti specializzati per il sostegno, indirizzata al ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi:
Signor Ministro,
Le scriviamo in quanto docenti specializzati per le attività di sostegno didattico per il primo ed il secondo ciclo di istruzione ma senza il requisito dei tre anni di servizio.
Dopo aver superato la selezione composta di tre prove (preselettiva, scritta e orale) e partecipato al corso di specializzazione per le attività di sostegno (a.a.2018-2019 IV ciclo) che ha previsto in presenza corsi, esami, laboratori, tirocinio ed elaborato finale, riteniamo di possedere le conoscenze e le competenze per poter svolgere il ruolo di docente per le attività di sostegno con il profilo professionale adeguato all’importanza che ricopre.
Alla luce dei contenuti del Piano Assunzioni del “Decreto Sostegni bis”, dopo tutti i sacrifici di studio ed economici fatti per intraprendere e seguire tale percorso, noi docenti per l’inclusione inseriti in prima fascia delle GPS provinciali senza i tre anni di servizio, ci ritroviamo “esclusi” non solo dal percorso straordinario appena completato ma anche dal nuovo percorso di reclutamento previsto dal suddetto decreto e dalla possibilità quindi di inserimento in ruolo.
Le rappresentiamo il paradosso:
Stando a quanto appena esposto si verificherebbero le seguenti situazioni:
Coloro i quali hanno ottenuto il titolo di specializzazione nell’a.a. 2018-2019 IV ciclo, non in possesso dei tre anni di servizio, verrebbero esclusi da tale procedimento di immissione in ruolo (oltre che superati in graduatoria GPS 1^ fascia), e scavalcati, in quanto in possesso dei tre anni di servizio da:
È da ricordare inoltre che tutti coloro che non possedevano il titolo di specializzazione al luglio 2020 non avrebbero avuto i requisiti per la partecipazione al concorso straordinario e al concorso ordinario, secondo quanto scritto nei bandi di concorso pubblicati con i decreti dipartimentali 498-499 del 21 Aprile 2020 e dal decreto dipartimentale 510 del 23 Aprile 2020.
In aggiunta a quanto detto si verrebbe a perdere quella continuità didattica tanto sperata, che dovrebbe essere garantita agli alunni con disabilità e che è possibile realizzare soltanto attraverso la costruzione di una rete di relazioni (genitori, colleghi e personale dell’istituto, enti locali…) che richiede stabilità ed una progettazione didattica inclusiva realizzabile solo in presenza di una visione anche a lungo termine degli obiettivi che gli alunni con L. 104/92 possono realizzare in funzione del loro progetto di vita.
Al fine di dare pari opportunità e riconoscere il merito e l’impegno profuso da tutti i docenti specializzati le chiediamo di considerare la possibilità di includere in questo procedimento, che porterà all’immissione in ruolo, tutti i docenti presenti in 1^ fascia anche se non in possesso dei tre anni di servizio.
I docenti specializzati per il sostegno
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