Salve Ministro,
sono Giancarlo Sediari, insegnante nelle scuole secondarie di secondo grado; Le scrivo per invitarLa a riflettere nel prendere una decisione dopo aver “ascoltato” il mio parere (è una mail che circola, scritta da una collega ma che approvo in pieno).
Noi insegnanti, tra poco, dovremmo prenotarci per il vaccino ed io, non vedo l’ora di farlo ma non Astrazeneca.
Ho sbirciato sul sito della regione Toscana dove è già in corso la vaccinazione per gli insegnanti e vi è un avviso che dice che coloro i quali hanno disturbi, elencati nella tabella che Le riporto in allegato, non possono accedere a tale vaccino ma ne farà un altro in futuro.
Bene, tale tabella fa scaturire molte domande, ad es. chi ha un soffietto al cuore e problemi di coagulazione può farlo? rientra in quel “malattie cardiocircolatorie”?
Oppure, chi in tale periodo è immunodepresso perché ha altri problemi, può farlo? ecc, ecc…
Io, ho fatto domande inerenti alla mia situazione di salute al mio medico e non mi ha saputo rispondere; mi ha detto di chiedere ai responsabili della somministrazione vaccini ma, non abbiamo un “canale” per comunicare con loro (spero possiate darci la possibilità di avere dei riferimenti tramite sito da poter contattare per chiarire i nostri dubbi).
Potrebbe anche accadere che una persona a cui è destinato Astrazeneca, non sappia di avere uno di questi problemi e procedere tranquillamente con il vaccino per poi trovarsi dopo a “combattere” non si capisce con cosa (si suppone però qualcosa di veramente grave). Lei se la prenderebbe tale responsabilità per tutta la comunità? Non credo.
Già nelle persone completamente sane, sta causando febbre e dolori, come d’altronde anche Moderna e Pfizer ma, questo vaccino ha in più “la tabella” ed anche il fatto che ha efficacia solo al 65%.
Allora mi chiedo, perché rischiare di farlo, non sapendo se si è in qualche categoria di quella tabella per poi avere una copertura così bassa?!
Sà generalmente in quanti siamo in un’aula? In 25 Ministro (per le mie classi 3 insegnanti e 22 studenti).
Fare tale vaccino a categorie che stanno più a contatto con le persone per poi non essere coperti almeno al 90% non è l’ideale. Ognuno di noi poi, in famiglia potrebbe avere malati immunodepressi, oncologi o altro e quindi potrebbe mettere in pericolo il familiare con una bassa copertura.
In ogni caso, con tutte queste “controindicazioni” tale vaccino non andrebbe fatto ad alcuno perché non esiste persona di serie A e persona di serie B.
La invito a riflettere nel non acquistare più tale vaccino e di darci la possibilità di scegliere quello da fare.
Non può, infatti, accadere come in Toscana “se non puoi far Astrazeneca, lo farai più in là”, dovrebbe esserci dal sito la possibilità di scegliere quale vaccino fare tra i 3 e nello stesso periodo in cui lo fa tutta “la sua categoria”.
Sono sicuro che se dovesse prendere tale decisione, molti La sosterrebbero.
La ringrazio per aver perso un pò del suo tempo nel leggermi.
La saluto distintamente in attesa di buone nuove.
Giancarlo Sediari
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