Mi chiamo Gessica Caniparoli, ho superato la prova preselettiva del concorso a dirigente scolastico in Toscana; non ho superato gli scritti e sono tra coloro che, per effetto della sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 3 marzo, devono essere “ricorretti”.
Leggo le richieste dei “colleghi” che hanno avuto migliore sorte e sono in servizio da 1 o due anni: “Con la lettera di questa mattina i presidi – ‘ritenendo non giusto che soggetti incolpevoli paghino a caro prezzo le spese di un errore formale e procedurale’ – chiedono al ministro Giannini che nella conversione dal decreto in legge “si stabilizzino nel ruolo occupato i 112 dirigenti già assunti da due anni; che si tutelino le legittime aspettative degli idonei, nonché che sia garantita la prosecuzione delle prove di concorso per tutti gli altri docenti coinvolti come previsto dalla sentenza del Consiglio di Stato” (da http://www.loschermo.it/articoli/view/62529 dell’11 aprile 2014).
Ho un pensiero da esporre:coloro i quali sono in servizio come dirigenti perchè hanno superato le prove scritte e l’orale intenderebbero tutelarsi dietro alla correttezza delle “LORO” prove concorsuali; si dà però il caso che, come gli scritti di altri candidati debbano essere ri-corretti (vedasi la sottoscritta), sembra del tutto logico che anche i “LORO” elaborati, qualora corretti dopo il famigerato cambio del commissario, debbano essere ri-corretti; con la conseguenza che taluni di loro NON DEBBANO SOLAMENTE RIPRESENTARSI ALLA PROVA ORALE, MA POSSANO ADDIRITTURA ESSERE VALUTATI INSUFFICIENTI ALLE PROVE SCRITTE.
Come risolvere questo fastidioso (per tutti) guazzabuglio cercando di rispettare i (di tutti) diritti?
Cordiali saluti
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