Carissimo Davide Faraone,
ho 36 anni e da 12 sono precaria nelle GAE e contribuisco alla “tenuta” del sistema scolastico italiano. Quest’estate le avevo già scritto in merito ad una sua dichiarazione sulla quale non concordavo e non ho mai ricevuto risposta. Adesso lei utilizza il mio indirizzo di posta istituzionale per fare della becera propaganda a sé stesso e al governo Renzi.
Trovo la sua e-mail alquanto offensiva e le spiego dettagliatamente il perché.
1) Il governo non sta mettendo affatto la scuola al centro della propria azione, anzi sarebbe stato meglio se non se ne fosse interessato, visto che propone l’abolizione di un sacrosanto diritto come gli scatti di anzianità per sostituirli con ambigui scatti di merito che, a priori, spetterebbero solo al 66% dei docenti e la cui somma è davvero offensiva per la dignità dei docenti (60€ ogni 3 anni…). Quindi, di fatto, il governo sta risparmiando soldi sulla scuola togliendoli dalle TASCHE dei docenti.
2) Tralasciando la condizione “fisica” delle scuole che potrebbe essere migliorata solo con un cospicuo investimento, argomento che la “buona scuola” non tocca neanche lontanamente, il governo ha avviato una PSEUDO consultazione democratica. Centinaia di collegi docenti in tutta Italia si sono espressi in maniera contraria alla proposta del governo e quando una delegazione di docenti ha provato ad accedere al MIUR per mostrare ai dirigenti queste mozioni il ministero è stato blindato dalle forze dell’ordine, neanche avesse di fronte pericolosi criminali.
Questa non è una consultazione. Inoltre, il tour del ministro Giannini & co. (tra cui forse anche Lei), è consistito in appuntamenti “segreti”, noti a pochi e in orario di lezione e senza alcun contraddittorio. Ancora una volta, questa non è una consultazione democratica, è pura propaganda governativa.
Inoltre, lei sostiene che la proposta verrà modificata in base alle istanze di chi ha partecipato alla consultazione, mentre il suo presidente del consiglio Renzi ha “democraticamente” affermato che andrà avanti per la sua strada, perché i docenti contrari alla sua proposta sono una minoranza…
L’unica verità in questa e-mail è che il sistema scolastico italiano negli ultimi 20 anni ha retto solo grazie all’abnegazione e al lavoro onesto degli insegnanti. Però, vede signor Faraone, l’insegnamento è una professione, non una missione. Noi insegnanti, precari e non, siamo formati e specializzati per fare questo mestiere, siamo dei professionisti, ma è da 20 anni che veniamo umiliati e pagati con uno stipendio da fame, oltre che sminuiti nel nostro ruolo sociale.
Ogni giorno e con ogni governo che si è susseguito la nostra rispettabilità viene minata anche dalle dichiarazioni che gli esponenti del governo di turno fanno senza sapere di cosa parlino. (Vedasi la proposta estiva di Reggi di farci lavorare 36 ore a parità di stipendio o quella di far restare aperte le scuole di sera…). Se davvero si volesse mettere la scuola al centro dell’azione di governo si dovrebbe partire dal rinnovo del contratto, fermo al 2009, o da un serio investimento nell’istruzione, visto che è dal 2008 che essa viene depredata di risorse.
La scuola pubblica statale è allo stremo delle forze e non è la proposta della ”buona scuola” che la solleverà.
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