On. Ministra, in questi giorni si è aperto un dibattito sulle risorse destinate al FUN dei Dirigenti Scolastici previsti nell’emendamento al Decreto Rilancio a firma dell’On.le Casa (per anni DS in una scuola siciliana) che spiega in una dichiarazione “Inoltre, andiamo incontro ai dirigenti scolastici incrementando di oltre 13 milioni il Fondo unico nazionale. In questo modo, contribuiamo a ripristinare le riduzioni degli stipendi di queste figure, valorizzandole nel loro importantissimo ruolo, a maggior ragione in una fase estremamente delicata e complessa per loro come questa. Sappiamo che non è stato semplice gestire l’emergenza e non è semplice neppure il lavoro che ora sono chiamati a svolgere in vista della riapertura a settembre. Responsabilità e collaborazione non possono mancare: Governo e Parlamento sono al loro fianco e stanno fornendo loro tutti gli strumenti per poter garantire un rientro tra i banchi di scuola per tutti, e nella massima sicurezza”.
Nella stessa giornata Ancodis prende posizione con il comunicato stampa dove è scritto che “Leggere dichiarazioni da parte di un esponente di un partito di maggioranza che riconosce l’importante lavoro svolto dai DS nella gestione dell’emergenza ed in quella relativa alla progettazione ed organizzazione del prossimo anno scolastico senza dare alcun onore e merito a chi è stato e sta al fianco del DS – anche in questo periodo di vacanza – fa male e ci induce a prendere una posizione fondata su una indiscutibile verità: senza i Collaboratori dei DS e le figure di sistema tutto sarebbe stato e sarà impossibile!”
Prendiamo atto della successiva posizione fortemente critica sull’emendamento espressa dalla Sen. Granato nella quale – tra l’altro con riferimento al lavoro dei docenti – evidenzia “sono loro che lavorano senza un euro in più per far rientrare gli studenti a scuola a settembre, con tutte le malelingue che li accusano falsamente di essere lavativi o di farsi 3 mesi di ferie all’anno. E i collaboratori dei dirigenti scolastici? Quelli che materialmente svolgono tutto il lavoro che spetterebbe ai dirigenti scolastici? Anche quelli per un’elemosina e senza un euro in più… “
Oggi, infine, prendiamo favorevolmente atto che il Presidente dell’Anp – nel contestare duramente dal suo punto di vista le affermazioni della Sen. Granato – afferma con preoccupazione che “La gravità consiste tra l’altro nel carattere fortemente divisivo delle sue affermazioni, volte a far desistere i docenti dal compiere qualsivoglia attività lavorativa svolta in collaborazione con i dirigenti (quando tutti gli altri docenti sono in ferie, aggiungo!) e finalizzata a favorire il riavvio delle attività didattiche in presenza dal prossimo 1° settembre.
E conclude il Presidente Giannelli: “Se quell’irresponsabile appello avrà effetto, sarà compromessa la ‘ripartenza’ in sicurezza della scuola”.
Ecco, dunque, la verità che da tre anni Ancodis pone al centro della sua azione: i Collaboratori dei DS esistono e se decidessero di desistere (e non indotti a desistere da qualcuno!) dalla loro attività di collaborazione comprometterebbero la progettazione, la programmazione, il coordinamento, il monitoraggio, il funzionamento e la gestione anche sotto il profilo della sicurezza del prossimo anno scolastico.
Non è un caso appunto se il legislatore saggiamente ha previsto delle figure professionali che assumano incarichi, oltre l’attività di docenza, in stretta – e non servile! (volgare affermazione che rimandiamo ai socialqualunquisti) – collaborazione con il DS.
Si tratta di figure necessarie nella quotidiana gestione organizzativa e didattica di un sistema complesso qual è la scuola moderna con molti plessi da amministrare, centinaia di docenti da coordinare e migliaia di studenti da gestire e formare.
Per quanto riguarda il nostro lavoro – sappiamo bene che accettare l’incarico affidato ai sensi del Decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, art. 25 comma 5 e la Legge 13 luglio 2015 n. 107, art. 1 comma 83 alle odierne condizioni giuridiche (incluse le evidenti iniquità di trattamento e le conclamate discriminazioni contrattuali) non è un dovere d’ufficio – tra chi fugge dal “campo” per andare al mare e chi resta “in gioco” preferiamo il secondo perché siamo docenti responsabili che si sentono interlocutori propositivi verso i DS e verso i colleghi, che non guardano all’interesse del “RE” ma al buon funzionamento ed alla qualità organizzativa e didattica delle loro scuole!
Ma deve essere chiaro a tutti: oggi non si può più eludere il tema del diritto dei Collaboratori a rivendicare dallo Stato, dalle Associazioni di categoria, dalle OO.SS. il riconoscimento del lavoro e del valore professionali!
Gentile Ministra, Le chiedo per conto dei Collaboratori e delle Figure di sistema di ascoltare le nostre istanze, di favorire un tavolo di confronto nel quale si possano porre le basi per la definizione di una moderna governance scolastica nel rispetto dei ruoli e delle funzioni di tutte le sue componenti.
Le chiedo un Suo autorevole intervento finalizzato a rassicurare sulla meritata attenzione le migliaia di docenti che sempre ed ancora di più in questa calda e complicata estate dedicano tempo ed energie alle loro scuole – nonostante non abbiano un obbligo contrattuale – per progettare con i DS ed i DSGA il prossimo anno scolastico e che continueranno con spirito di servizio a offrire esperienza e professionalità alle loro comunità scolastiche.
Il nostro ruolo è fondamentale e Lei, che ha lavorato nello staff oltreché essere futura DS, lo sa benissimo.
Non Le chiedo di intervenire in nostra difesa ma per le nostre scuole e per la ripresa a settembre in presenza, per il meritato riconoscimento del LAVORO di donne e uomini che hanno la fortuna di vivere la scuola sia sul piano didattico che su quello del funzionamento e dell’organizzazione.
I Collaboratori dei Ds e le Figure di sistema non meritano l’indifferenza dei politici e delle OO.SS. né l’abbandono da ogni forma di attenzione.
Non siamo più disposti ad essere gli “esclusi” del sistema scolastico italiano!
Ribadiamo con rammarico che se non saranno dati meritata attenzione al ruolo e giusto riconoscimento contrattuale al nostro lavoro l’Ancodis attiverà ogni forma di protesta fino all’astensione dal servizio nelle prossime settimane.
In questo modo anche noi fruiremo pienamente delle meritate ferie contrattualmente previste.
E non saremmo affatto irresponsabili!
Ancodis
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