Caro ragazzo,
mi ha profondamente colpito la tua lettera, le tue parole e soprattutto le emozioni che trasmetti. Sono emozioni e sentimenti che io ho vissuto più di 30 anni fa, quando la scuola non era tanto diversa da ora!!! È la prima volta che parlo di quello che mi è accaduto, solo i miei parenti strettissimi sanno, non ho mai avuto più il coraggio di parlarne.
Sono stata bocciata anche io, ma non una sola volta, due volte….Frustrazione, senso di inferiorità, paura di affrontare il futuro, pensiero di farla finita, pensa, tutto questo a solo 14/15 anni!!! È una cosa difficile da superare, non so come ho fatto, sicuramente l’amore smisurato dei miei genitori mi ha permesso di andare avanti e di finire quel liceo classico che mi stava dilaniando….non ho mollato, sono andata avanti…pensi abbia vinto? No, perché nonostante io mi sia laureata, specializzata e ora faccia un lavoro che ho desiderato e costruito con amore e perseveranza, io non mi sento mai all’altezza della situazione, mi sento meno degli altri e con una profonda sensazione di paura di non farcela che accompagna le mie scelte.
Per più di 30 anni mi sono tenuta tutto dentro, tutti coloro che mi conoscono non sanno cosa ho passato nella mia adolescenza, ma ora ho voluto dirlo a te che con coraggio hai gridato forte e chiaro che sei una persona, non un numero o un burattino da istruire e riempire di nozioni.
Ribellati tu che hai avuto la forza di denunciare e non mollare, scrivi, studia insisti su quello che vuoi fare, non ti far ingannare da pochi squallidi e frustrati docenti (molti infatti sono meravigliosi) che vogliono farti credere che tu non puoi.
Tu puoi, se vuoi…e ti prego fallo anche per me e per tutti coloro che hanno subito quel tipo di ingiustizia. Con affetto
Renata