Lettera aperta a Renzi alla vigilia della presentazione delle linee guida sulla scuola

 

Egregio Presidente Matteo Renzi,
è trascorso un anno da quando ho scritto al precedente ministro Carrozza in riferimento alla situazione dei docenti “specializzati” di Geografia (classe di concorso A039). In tale occasione, pur apprezzando il minimo sforzo dell’introduzione di un’ora di Geografia negli istituti tecnici e professionali in cui la disciplina era completamente assente (come se un’ora a settimana possa colmare le lacune di una materia troppo importante per la comprensione e la gestione della complessità del mondo attuale), debbo mio malgrado rilevare come la situazione dei docenti interessati sia ulteriormente peggiorata a seguito della nota ministeriale n. 3119 del 1° aprile 2014.
Tale nota, nonostante le varie critiche e richieste relative agli anni scolastici precedenti, conferma ancora una volta in modo insopportabile, nell’attesa della riforma delle classi di concorso (che viene sempre annunciata ma mai attuata!), l’atipicità della Geografia (A039) al solo fine di evitare la creazione di personale in esubero e di salvaguardare la titolarità di docenti di ruolo di altre classi di concorso.
Anzi, a differenza di quanto accadeva negli anni passati, l’atipicità della Geografia comporta che le ore possano essere assegnate oltre che ai docenti della classe di concorso A060 anche a quelli della A050.
A tal proposito, viene da sorridere quando si leggono annunci sulla valutazione dei docenti, sulla valorizzazione della meritocrazia all’interno delle istituzioni scolastiche quando è proprio il MIUR che è l’artefice volontario di una siffatta ingiustizia nei confronti degli unici docenti abilitati e specializzati ad insegnare la Geografia, consentendo l’inserimento negli organici delle singole scuole anche dei docenti di altre materie (non abilitati nella specifica disciplina) che ovviamente non potranno garantire competenze adeguate nei confronti degli studenti.
Il risultato paradossale di tale geniale operato ministeriale è che quest’anno, non solo non sono aumentate le ore della disciplina assegnate ai docenti abilitati ma anzi molti di essi, già di ruolo da diversi anni, non hanno più raggiunto le 18 ore per la formazione della loro cattedra. Quindi, l’atipicità della Geografia comporta in molti casi la tutela dei docenti di Scienze della Terra, Biologia e Chimica e da quest’anno anche di Italiano a spese dei docenti abilitati di Geografia che magari per completare il quadro orario, quando va bene, devono dividersi tra due o tre sedi scolastiche.
Quanto poi ai docenti neoabilitati con TFA o PAS (ai quali è precluso ingiustamente l’accesso alle GaE e quindi al reclutamento nonostante il merito e l’esperienza dimostrati) che hanno investito tempo, denaro ma soprattutto amore e interesse per la disciplina che intendono insegnare con grande professionalità, avendo sostenuto esami specifici, le speranze di una supplenza perfino di uno spezzone orario sono ridotti ad un lumicino.
La atipicità viene riaffermata anche quest’anno scolastico in cui è in carica il suo governo e nonostante le varie dichiarazioni di riforma, questa a noi docenti di Geografia appare ancora una volta un’ingiustizia e una soluzione disperata volta a fronteggiare situazioni di esubero che tuttavia contrastano con la logicità, la meritocrazia e soprattutto la qualità dell’offerta formativa rivolta agli studenti.
Caro ministro, se vuole davvero riformare in meglio la scuola e l’offerta formativa agli studenti cominci proprio dal riconoscimento della tipicità dell’insegnamento geografico esclusivamente alla classe di concorso A039, per proseguire poi con l’incremento ad almeno tre ore settimanali di insegnamento della materia non solo negli istituti tecnici e professionali, ma anche nei licei vista la modernità e l’importanza delle tematiche oggetto della programmazione nello scenario globale attuale per tutti gli studenti e futuri cittadini del mondo.
Per terminare, vorrei esprimere il mio parere e consiglio sulla opportunità di conferimento dell’insegnamento della Geografia, anche all’interno delle scuole superiori di primo grado, ove tale disciplina risulta fortemente penalizzata e spesso lasciata a ruolo di ancella e di subordine rispetto alle ore di storia e italiano, ai docenti della c.d.c. A039 perché meglio formati, competenti e capaci di trasmettere nozioni e passioni per una disciplina che partendo dall’analisi dello spazio circostante allo studente permette di comprendere e trovare soluzione ai diversi problemi su scala dimensionale più grande, sino a quelli del mondo intero.

 

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