Sig. Matteo Renzi, Presidente del Consiglio dei Ministri
qualche giorno dopo la sua elezione a Presidente, lei ha scritto una lettera indirizzata a tutti i sindaci con la quale manifestava la volontà del Governo di investire sulla educazione dando priorità all’edilizia scolastica, chiedendo di segnalare la presenza di edifici scolastici che avevano bisogno di interventi di messa in sicurezza.
Le ho risposto con una lettera aperta per ringraziarla come sindaco, come insegnante, come genitore e come uomo di sinistra, sottolineando la condivisione della scommessa sul valore dell’educazione per uscire dalla crisi e la convinzione che siamo tutti legati ad un destino comune per cui ci si salva tutti o nessuno e ciascuno di noi è chiamato a fare la propria parte per salvare il Paese.
Nella lettera le evidenziavo che nel mio Comune sono presenti la scuola dell’infanzia, elementare e media con pluriclassi, come in gran parte dei comuni del Molise, che rappresentano il fallimento, sul piano umano e didattico, nonché una discriminazione nel processo di apprendimento, più che una opportunità di crescita dei giovani.
Le aggiungevo che nel medio – lungo periodo la dinamica demografica della popolazione in età scolastica di tutti i comuni della nostra area, anche a parametri invariati stabiliti a livello centrale, è destinata a determinare la graduale e progressiva chiusura di gran parte delle scuole presenti nel territorio. Pertanto, pur essendo il Comune di Roccavivara dotato di un progetto cantierabile dell’importo di 450.000 euro, non chiedevo il finanziamento del progetto per la scuola del mio comune ma la realizzazione di un polo scolastico intercomunale nella media valle del Trigno nel quale far convergere alunni sia molisani che abruzzesi. Concludevo affermando: noi siamo pronti a fare la nostra parte, gli altri livelli istituzionali facciano la propria.
Non le nascondo che alcuni giorni fa, quando il Ministero dell’Istruzione ha comunicato ufficialmente che il Comune di Roccavivara è ricompreso nella graduatoria degli enti ammessi a finanziamento del programma “scuole sicure”, mi sono convinto che gli sbandierati proclami di cambiamento celano vecchi vizi e vetuste pratiche, dure da superare anche da parte di chi si propone come campione del cambiamento.
Ho provato una grande amarezza e delusione per una notizia che, invece, farebbe felice qualsiasi sindaco. Ma non mi arrendo, perché sono sempre più convinto della necessità di realizzare un polo scolastico che libererebbe risorse da reinvestire in servizi (mezzi di trasporto, doposcuola, mense, strutture sportive, strutture per attività culturali) di cui mai come oggi si sente il bisogno, in un tessuto sociale e familiare fragile ed incerto. E’ un delitto continuare a finanziare interventi su edifici chiusi o che stanno per chiudere per mancanza di alunni.
Da anni sollecito, inutilmente, la Regione Molise a prendere l’iniziativa per superare l’attuale organizzazione della rete scolastica. Lo faccio perché ritengo nostro dovere, oltre che nostro diritto, evitare di aspettare inerti che i fatti ci condannino. Dovremmo provare ad essere protagonisti del nostro futuro, del futuro di comunità che non vogliono rassegnarsi ad una estinzione lenta ma inesorabile, partendo dal progetto di una diversa articolazione della scuola per poi affrontare il tema della riorganizzazione complessiva dei servizi, delle infrastrutture, dello sviluppo. Finora il silenzio di questa Istituzione è stato ed è assordante, a riprova della nostra incapacità ad esprimere una classe dirigente adeguata alla gravità della situazione e della necessità di superare l’autonomia della Regione Molise.
Sig. Presidente, lei lo sa molto bene che non ci saranno prove di appello: la cosa importante non è fare velocemente ma fare bene. Sono certo che situazioni analoghe sono numerose e vanno esaminate attentamente.
Sono convinto, ma mi auguro di essere smentito, che anche questa mia nuova nota non sortirà gli effetti sperati, ma la voglio ugualmente informare che, se si procederà a realizzare il polo scolastico, noi siamo pronti a rinunciare al finanziamento che ci è stato assegnato. Lo stesso Sindaco di Montefalcone nel Sannio, beneficiario di un finanziamento di 360.00 euro, si è dichiarato pronto a fare la stessa cosa. Mi sembra un buon punto di partenza, l’arrivo non è nelle nostre mani.
Saluti.
Roccavivara 11 agosto 2014
Il Sindaco di Roccavivara
Dal 12 novembre scorso sono aperre le iscrizioni alle Rilevazioni Nazionali degli apprendimenti per l’anno…
La Federazione Gilda Unams, come riporta un comunicato, non ha sottoscritto la preintesa sull’integrazione ai…
Una questione contorta: uno studente dalla brillante carriera scolastica non è stato ammesso alla maturità…
Da qualche giorno è stato dato ufficialmente il via al secondo concorso Pnrr per diventare insegnante…
Riccardo aveva solo otto anni, metà dei quali trascorsi a combattere contro un tumore alla…
Come insegnano i docenti più giovani oggigiorno? Quali differenze con i colleghi più grandi? A…