Mi riferisco qui alla giusta domanda sul costo della scuola, della formazione, compresi i libri, i dizionari, il contributo richiesto, i trasporti.
“Troppi soldi, la scuola deve essere gratis”.
Devo essere sincero, faccio però sempre più fatica a seguire queste richieste, quando si trasformano in proteste.
Cerco, come in tanti, di darmi da fare ogni giorno, assieme ai docenti e al personale, per rendere al meglio questo servizio pubblico.
Capisco bene le criticità, conosco le situazioni ed il nostro contesto, ma certe proteste non le capisco proprio.
E mi spiego attraverso una semplice domanda: “Signora, ha mai fatto questo pensiero: quanto investe sul corpo di sua figlia, e quanto invece sull’intelligenza di sua figlia?”.
Domanda che mi è nata spontanea, dopo l’ennesimo rimbrotto sul costo dei libri, sulle proposte di viaggi studio a carico delle famiglie, sul contributo richiesto al momento dell’iscrizione, ecc. ecc..
In poche parole, quanto contano la testa ed il cuore, e quanto invece il corpo ed i beni materiali, quando pensiamo ai costi dei nostri figli.
Ovvio, qui non si fa di tutta un’erba un fascio, e tante situazioni critiche sono ben presenti (tanto da prevedere aiuti concreti), ma quella domanda resta.
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