Al nuovo Governo Lega-M5S
Al premier Conte
Al ministro Bussetti
Non voglio perdermi in chiacchiere, perché già da tre anni ne ascolto di inutili e “i vedremo” sono stati davvero laceranti.
Questo Governo del cambiamento voluto fortemente dagli italiani si è contraddistinto per la voglia di rimettere ordine al caos nazionale, determinato da una serie di azioni, che hanno data vita a condizioni di assoluta disparità tra gente che vive e lavora sullo stesso territorio.
Ha fatto proprio il bisogno estremo di Legalità, invocato da più parti ed è per questo che continuo a sperare che le mie parole non cadano nell’oblio.
Nel Contratto è stata posta grande attenzione alla controversa questione dei Diplomati Magistrale che, a seguito di ricostruzione normativa e giurisprudenziale, sono stati estromessi dalle Gae dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato.
In questi mesi le ipotesi di soluzione formulate in merito sono state molte: dalla graduatoria ad hoc riservata, all’anno di prova equivalente al concorso, ma nulla ho letto per sanare le illegittimità costituzionali perpetrate dalla L.107 ai danni degli assunti fuori regione nel 2015.
Quell’anno vennero create disparità di trattamento tra i docenti reclutati in base a “fasi” che avrebbero dovuto rispettare l’ordine legittimo delle graduatorie e invece ne attuarono il sovvertimento in spregio sia allo stesso comma 100 della L.107 sia alla sentenza n. 41 del 9 febbraio 2011 della Corte Costituzionale, sovrana nelle normative, secondo cui si devono attribuire le cattedre e le supplenze secondo il criterio del merito.
Per di più, contrariamente alle istruzioni operative che regolamentano ogni anno le immissioni in ruolo, è stato impedito di partecipare e dunque di accettare, nello stesso anno scolastico, un’eventuale altra proposta a tempo indeterminato per altra classe di concorso, posto o per una diversa tipologia di posto (posto comune/sostegno) nella provincia di iscrizione in GaE (comma 102), quasi come se il MIUR stesse dando esecuzione ad un provvedimento disciplinare senza concedere alcuna possibilità di rinuncia che non equivalesse, di fatto, alla cancellazione perentoria e definitiva da tutte le graduatorie ad esaurimento nelle quali si risultava iscritti. VIOLATO L’ART. 15 DELLA CEDU, VIOLATA LA LIBERTÀ PROFESSIONALE.
A breve sarà espletato il concorso 2018 “transitorio”, con buona pace di tutti i docenti abilitati della secondaria (ma non per la primaria e l’infanzia) e solo grazie alla Cassazione, che ha dichiarato illegittimo il comma 110 della L.107/2015, circa diecimila docenti vi tenteranno la partecipazione nella speranza di avere accesso all’ennesima ed infinita graduatoria regionale!
Non si tratta di piagnistei come si è voluto far credere in questi anni, in cui la nostra storia è stata distorta per farci volutamente apparire “quelli che vogliono il posto sotto casa” e creare i casi di assenteismo per audience.; NO! io non ci sto! I posti al Sud ci sono (lo dimostrano le assegnazioni provvisorie e i concorsi finora banditi)!
Noi abbiamo subito un’ingiustizia…grande…
Qualcuno è stato ferito nella sfera professionale, tantissimi anche in quella familiare. Non è questione di “guerra tra poveri”, ma come si fa a “superare la buona scuola” se non si pone rimedio alle iniquità che essa ha generato nel 2015, ancora irrisolte?
Fiat iustitia, ne pereat mundus!
Filomena Pinca
presidente Comitato 8000esiliatifaseb GaE
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