Lettera aperta al ministro Stefania Giannini con raccolta firme non ancora conclusa
“Gentile Ministro,
siamo un gruppo di Docenti che si fa portavoce di tutti gli Insegnanti di Lingua Francese nelle scuole pubbliche italiane. Facciamo riferimento alle Sue dichiarazioni apparse su “La tecnica della scuola” del 27 marzo 2014 in cui Lei ci definisce “oggettivamente scarsi”.
Ognuno di noi ha la sua storia personale: molti o pochi anni di servizio, tanti o pochi anni di precariato, ma tutti abbiamo titolo per insegnare la lingua francese, un titolo che le università italiane o europee ci hanno fornito dopo anni di studio e di sacrifici economici notevoli, le stesse università che fino a qualche mese fa Lei dirigeva e che continuano a formare i docenti di domani. Con solo due ore a settimana riusciamo a trasmettere la lingua e la cultura di un Paese, la Francia, che nonostante tutto investe nella nostra economia e crede nella nostra creatività. Ogni anno portiamo i nostri studenti delle classi terze a livello A1, che è quello che il ministero che Lei presiede ci chiede e, in molti casi, gli studenti più bravi decidono di affrontare un esame esterno per avere una certificazione Delf, diploma di studi di lingua francese, di livello A2.
Sicuramente ci sono docenti più meritevoli e meno meritevoli in tutte le discipline, ma come può di dire che gli insegnanti di Seconda Lingua sono “oggettivamente scarsi”? Perché offendere gratuitamente un’intera categoria di professionisti che lavorano seriamente e fanno di tutto per tutelare lo studio della seconda lingua che, le ricordiamo, è studiata in tutta Europa? Non siamo né madrelingua né native like, come del resto i nostri colleghi di scienze motorie non sono campioni olimpionici, i nostri docenti di musica non sono maestri d’orchestra, quelli di italiano non sono membri dell’Accademia della Crusca, eppure non vengono definiti “oggettivamente scarsi”.
Oggettivamente scarse, caro signor Ministro, sono le risorse messe a disposizione della scuola, oggettivamente scarso, Signora, è l’impegno profuso dai suoi predecessori, oggettivamente scarse sono proprio le 2 ore obbligatorie solo alle medie senza un minimo di continuità didattica alle superiori.
Perché non potenziamo queste lingue straniere, ridando le tre ore settimanali alla scuola media come qualche anno fa? Si informi, per cortesia, e venga nelle scuole, non tema di confrontarsi con noi, noi non temiamo di essere giudicati! A disposizione per un confronto!”