Al Ministro dell’Istruzione e del Merito, on. Giuseppe Valditara
On. Ministro,
come coordinamento dell’U.D.S.S. (Unione Docenti Specializzati Sostegno), Le rappresentiamo il pensiero di migliaia di docenti specializzati sul sostegno che, oramai, da molti mesi vedono susseguirsi negli articoli online dei siti specializzati scuola, una serie di notizie poco incoraggianti per la nostra categoria e per il nostro futuro, basti pensare: al continuo aumento dei posti in deroga sul sostegno, ma non alla contemporanea trasformazione di posti di sostegno dall’organico di fatto all’organico di diritto, allo stop delle procedure di assunzione “straordinarie” per gli specializzati sul sostegno, all’eventuale introduzione della “Cattedra Mista” che viene presentata come soluzione innovativa e che invece affonda le sue radici tra le ceneri da D.Lgs 66/17.
Lei, ne siamo certi, è a conoscenza dei sacrifici che tutti noi abbiamo dovuto sostenere per conseguire la specializzazione sul sostegno.
E adesso ci troviamo di fronte a uno scenario preoccupante, a causa dell’incertezza in merito al nostro futuro lavorativo nel mondo della scuola.
Con la presente lettera, ci preme attenzionarLe quanto segue:
- innanzitutto, sottolineiamo il divario, sempre più crescente, tra l’organico di diritto e quello di fatto, che ogni anno “cristallizza” situazioni di precariato e crea disagio agli studenti con disabilità e alle loro famiglie.
La continuità didattica è un diritto che lo Stato deve garantire.
- Come UDSS valutiamo negativamente la Proposta di Legge sulla “Cattedra Mista”, ora ribattezzata “Cattedra Inclusiva”, in quanto, riteniamo che non tenga conto della situazione reale dell’inclusione nel sistema scolastico italiano. Consideriamo necessaria una valorizzazione della funzione pedagogica del docente di sostegno. Come evidenziano alcuni documenti internazionali (non per ultimo l’Index for inclusion, del 2002), il docente di sostegno è chiamato a rafforzare le personali competenze inclusive per riconoscere i bisogni educativi speciali di tutti, dei diversi stili di apprendimento, delle “differenti abilità” oltrepassando la riduttiva concezione norma-deficit-bisogno.
Il docente di sostegno è un “accompagnatore competente” (A. Canevaro) nel coniugare il passaggio dal sapere teorico alle prassi inclusive, agendo sui potenziali residui, mediando con interventi facilitanti, l’accessibilità alle esperienze educative della scuola.
Inoltre il docente di sostegno specializzato è un agente facilitante di promozione dell’intelligenza emotiva (si faccia riferimento a quanto sta avvenendo nella cronaca di questi giorni).
Come UDSS:
- chiediamo: la conversione di un numero significativo di posti in deroga di sostegno (organico di fatto/supplenze al 30 giugno) in posti in organico di diritto (ruolo); realizzando la stabilizzazione dei docenti di sostegno precari; ed in particolare la continuità educativa.
Diciamo: no al reclutamento esclusivamente da concorso, bensì chiediamo di utilizzare, a regime, anche altre forme di assunzione, come: l’assunzione da prima fascia G.P.S. (ai sensi dell’art. 59 comma 4 del DL n. 73/2021 convertito in legge n. 106/2022), e il c.d. “doppio canale di reclutamento”.
- Diciamo: no al T.F.A. sostegno senza selezione d’ingresso poiché si creerebbe una sostanziale disparità di trattamento rispetto a chi ha sostenuto le tre prove selettive in ingresso.
- Proponiamo: per i docenti di sostegno specializzati che non risultano destinatari di nomina di supplenza, la possibilità di potersi candidare per le proposte di nomina di supplenza anche sui posti di sostegno di grado differente a quello relativo alla specializzazione conseguita; (prima di procedere alla nomina, di docenti specializzati “esteri” in attesa di riconoscimento o di docenti sprovvisti del titolo di specializzazione (graduatorie incrociate). L’utilizzo di docenti non specializzati su posti di sostegno vìola quanto sancito dalla Legge 104/92.
- Diciamo: no alla riserva del 30% per i docenti “triennalisti” per i posti di sostegno, qualora non abbiano svolto tutti i tre anni di servizio, richiesti, con titolo di specializzazione sul sostegno. (titolo estero sostegno riconosciuto).
- Diciamo: no alla partecipazione con riserva degli specializzati “esteri” senza riconoscimento ai concorsi e all’eventuali assunzioni straordinarie (da prima fascia G.P.S. o da “doppio canale di reclutamento”), senza prima aver ottenuto il riconoscimento del titolo (con relativa compensazione che lo equipara al titolo italiano).
- Diciamo: no a nuovi T.F.A. in regioni in cui il fabbisogno di docenti di sostegno è inferiore al numero di specializzati già presenti nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (G.P.S.).
Diciamo: no alla riduzione delle ore di sostegno attribuite agli studenti con disabilità. Anzi, auspichiamo un aumento delle ore di sostegno per tali studenti, in modo da coprire più ore e materie possibili.
- Diciamo: no a regolamenti concorsuali lesivi del merito e del diritto al lavoro delle donne.
Speriamo di poter avere un Suo riscontro sulle varie tematiche da noi esposte e ci auguriamo di poter avere un incontro con Lei o con una Sua delegazione per discuterne.
Grazie per l’attenzione, Cordialmente.
COORDINAMENTO UDSS
Enza Turco
Fabio D’Apollo
Asia Tofu
Cinzia Randisi
Toni Galluzzo
Patrizia Culmone
Geralda Ferrara