Come docente che ha ormai un’esperienza ultratrentennale nella scuola pubblica, mi permetto di suggerire al neo ministro Azzolina di leggere in modo approfondito l’ultima analisi pubblicata qualche giorno fa dal Sole 24 Ore in merito al rapporto OCSE Scuola.
In questo rapporto si evidenzia chiaramente che, oltre ad essere tra i meno pagati, i docenti italiani sono in assoluto i più anziani. E la differenza non è poca: infatti la media dei docenti con più di 50 anni nei paesi OCSE è il 34%, in Italia è il 58%. Al secondo posto troviamo l’Estonia e poi la Lettonia, entrambe con percentuali superiori al 45%… ma ben lontane da noi.
Posso garantirle che il mio grande entusiasmo giovanile, col passare del tempo, è in parte scemato… ma le mie energie ancor di più!
Sarebbe bello potessi trasmettere la mia esperienza a giovani colleghi… ma, grazie ad una legge dello Stato, abbiamo docenti precari a vita. E avere circa 170 mila docenti precari impedisce di fatto la continuità didattica ed una gestione funzionale degli istituti scolastici.
Se vogliamo una scuola moderna ed efficace non basta cambiare piccoli particolari, dobbiamo altresì prendere atto delle vere problematiche. E le suddette sono sicuramente tra queste!
Buon lavoro, giovane Ministro Azzolina
Pierangelo Clerico