Il primo ottobre abbiamo inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte una lettera aperta sull’inclusione delle persone con disabilità.
Illustrissimo
Presidente del Consiglio dei Ministri
Dott. Giuseppe Conte
Verona, 1 Ottobre 2018
Lettera aperta al Presidente del Consiglio sull’inclusione delle persone con disabilità
Illustrissimo Presidente,
Dunque il Governo ha deciso: l’Italia avrà, pare, la possibilità di investire. Non entriamo nel merito delle modalità, ma da anni ripetiamo che il welfare corrisponde alle fondamenta del nostro Paese. E ci permettiamo di indicare anche a Lei, come ai suoi predecessori, alcuni punti per tutelare il diritto dei “più fragili tra i fragili”. Iniziando dalla scuola.
- Nel DEF, Documento di Economia e Finanza, ci sia anche il punto fondamentale per superare il dramma dello sbilanciamento dei docenti di sostegno scolastico per gli alunni con disabilità: realizzare corsi di specializzazione diffusi, a costi onesti e accessibili, di qualità controllata anche dagli interessati, dalle famiglie e dalle associazioni delle persone con disabilità. Che siano realizzati in Italia, vietando specializzazioni che senza alcun controllo avvengono all’estero.
- Sia eliminato il D.Lgs 66/2017 di riforma dell’inclusione scolastica, che sta creando discriminazioni che, con la sua prossima piena applicazione (dal prossimo anno scolastico), diventeranno incostituzionali.
- Sia data immediata priorità nell’assegnazione delle cattedre ai docenti specializzati, con un congruo riconoscimento economico, essendo il loro impegno senza dubbio superiore.
- Siano stabilizzati immediatamente tutti coloro che hanno acquisito la specializzazione nel sostegno.
- Sia garantita l’equità nel numero di cattedre in ogni scuola del Paese, nord, centro e sud.
- Sia controllata da un gruppo di lavoro la qualità del sostegno scolastico; gruppi costituiti a tutti i livelli: nelle singole scuole, nei comprensivi, negli uffici scolastici provinciali e regionali. E nel MIUR. Assieme alle famiglie.
- Siano garantite agli alunni le professionalità degli assistenti, sia all’autonomia e alla comunicazione, sia educativo-culturali, creando la figura professionale che garantisca la qualità del servizio e sia gestita dal MIUR e con congrua remunerazione.
- Siano assegnate le ore richieste, di sostegno e di educativa; i ricorsi persi dal MIUR sino ad oggi hanno raggiunto cifre ingentissime a danno dello Stato.
- Siano ricostituiti i GLIP, Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali presso gli Uffici Scolastici Territoriali (Provinciali), con funzioni prioritarie di programmazione.
- Siano ricostituiti i GLI con la piena partecipazione delle famiglie, eliminate invece dal D.Lgs 66/2017.
- Siano costituiti in tutti gli Uffici Scolastici Territoriali dei gruppi di lavoro per i bisogni educativi complessi, con personale specializzato a questo scopo e con risorse adeguate.
- Siano date le risorse indispensabili per il reale funzionamento dei CTS/CTI, centri territoriali per supportare le scuole sulle tematiche dei bisogni educativi complessi.
- Sia ri-costituita con attenzione la scuola in ospedale.
- Sia garantita l’adeguata assistenza agli studenti con disabilità in tutte le università. Ma anche negli asili nido. Insomma, dall’inizio alla fine del percorso formativo. È un diritto Costituzionale.
Tutto questo costa? Assolutamente sì, ogni punto costa, la disabilità costa! Ma costa enormemente di più gestirla in modo indegno ed illegittimo come fatto sino ad oggi.
I limiti alle persone con disabilità sono creati dal pregiudizio di chi disabilità non ha. È ora di cambiare.
Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti ONLUS
Alessandra Corradi, presidente
Massimo Bravi, segretario
Giovanni Barin, vicepresidente e referente Lombardia
Daniela D’Amico, referente Veneto
Margherita Franzese, docente, referente Lazio
Maria Gaugliardito, docente, referente Sicilia
Simona Lampis, referente Sardegna
Genitori Tosti