I lettori ci scrivono

Lettera aperta al senatore Davide Faraone

Caro senatore Faraone,

ho avuto modo di ascoltare il suo recente intervento al Senato che verosimilmente ha portato alle decisioni prese dal Ministro Azzolina. Quello per intenderci in cui con grande dovizia di particolari (alcuni dei quali anche molto tecnici) liquidava in pochissimi minuti tutto l’impegno e la solidarietà che in questi giorni e settimane tanti di noi, lavoratori INVISIBILI e non degni di alcuna sua attenzione stiamo portando avanti.
In questi giorni stiamo lavorando doverosamente con onore e nel silenzio (tanto che siamo riusciti ancora una volta a non farci sentire neanche da lei che è cosi attento e preparato sulle dinamiche del nostro settore) a fianco dei tantissimi docenti, studenti e famiglie coinvolti nella gestione della cosiddetta didattica a distanza.
Sono stati resi disponibili dagli editori gratuitamente contenuti certificati, piattaforme e tanto altro.
Pensi un pò, da parte sua mi sarei aspettato un accenno a questo contributo assolutamente solidale, ma il nulla, non una parola…LAVORATORI INVISIBILI.
Ho per esempio appreso dal suo intervento che il blocco delle adozioni nel 2009 non ha provocato alcun danno al settore, mi spiace ma devo purtroppo dirle che non è andata proprio così.
Vada per favore a verificare quante case editrici del settore Education hanno chiuso i battenti o quante sono state costrette a vendere perché non più in grado di reggere alle conseguenze di quella legge e poi vada, giusto che c’è, a verificare quanti lavoratori sono stati per questo licenziati.
Capisco che il tema è troppo ghiotto per la politica, ma in un tempo in cui ci si aspetta provvedimenti per rilanciare l’economia alla ripresa viene per il nostro settore ipotecato un ulteriore danno che porterà a conseguenze inevitabilmente penalizzanti.
Lei saprà di certo quante volte gli editori hanno proposto ai vari governi la detraibilità per l’acquisto dei libri di testo che puntualmente non è mai stato approvata.
Oggi più che mai abbiamo visto che c’è bisogno di gente preparata e la conoscenza acquisita è stata resa possibile proprio grazie allo studio sui libri di testo adoperati sin dalla più giovane età.
Di certo le capiterà di riaffrontare il tema della scuola e dell’editoria scolastica e quando lo farà si ricordi per favore di rendere giustizia e dignità a tutti i LAVORATORI di questo settore che lei con il suo intervento al Senato ha mortificato e reso INVISIBILI.
Si ricordi anche di quei colleghi che hanno perso il lavoro all’interno delle case editrici proprio per il blocco del 2009 e renda anche giustizia al lavoro dei promotori editoriali da lei liquidati…”con il loro andare vieni” che con grande impegno e professionalità aiutano i docenti assistendoli sul territorio ogni santo giorno.

Disponibile ad un confronto le invio un cordiale saluto.

Michele Badagliacca

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