Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Comitato Nazionale Ata-Itp a Miur e sindacati sul contratto nazionale del pubblico impiego.
Il Comitato Nazionale ATA-ITP ex EE.LL. prende atto, ancora una volta, che anche in sede di Intesa Sindacale per il Contratto Nazionale del Pubblico Impiego tra CGIL, CISL e UIL e il Ministro Marianna Madia sono state disattese le aspettative del Personale della scuola, transitato allo Stato con la legge 124/1999.
Infatti, con la legge 244/2007 (legge finanziaria per il 2008) all’art. 3 comma 147 si prospettava un fondo ad hoc per risolvere l’annoso problema del maturato economico relativo alla reale anzianità pregressa dei dipendenti degli Enti Locali transitati allo Stato
Tale personale ha dovuto subire numerose ingiustizie da parte di uno Stato dimostratosi “spregevole” per il clamoroso voltafaccia (interpretazione autentica L.266/2005 art. 1 comma 218) e nonostante le numerose sentenze delle Corti di Giustizia Europee le quali hanno condannato lo stato italiano per il trattamento riservato ai lavoratori –cittadini italiani.
(Sentenza Agrati Corte Europea dei Diritti Umani del 7 giugno 2011; sentenza Scattolon del 6 settembre 2011; Sentenza Montalto del 14 gennaio 2014; che hanno riconosciuto il diritto all’anzianità al personale ATA transitato allo Stato).
Inoltre si rammenta anche l’impegno del governo Monti (rappresentante dello Stato) a risolvere la questione con l’atto formalizzato dall’ ex Sottosegretario all’istruzione Marco Rossi Doria in commissione congiunta cultura –lavoro con la risoluzione n. 8-00196 del 25 luglio 2012 che non solo sottolineava la necessità di trovare una soluzione per questa delicata e annosa questione, ma anche di bloccare con provvedimento urgente le richieste di recupero di grosse somme. Anche tale impegno, fino a oggi rimasto nei cassetti.
Per non parlare delle varie promesse di impegno da parte delle Organizzazioni Sindacali in indirizzo ( vedi ultimo documento unitario dei sindacati allegato nel aprile 2008 ) che vede ancora a tutt’oggi, il personale interessato costretto a subire ingiustamente retrocessioni di gradoni stipendiali e la restituzione di somme ingenti .
Come si evidenzia dal documento allegato (clicca qui) I Sindacati Unitari ed il Governo, ognuno per la propria parte avevano preso impegni ad affrontare e risolvere la questione ATA-ITP ex EE.LL. già con la legge 244/2007 (la legge finanziaria per il 2008) dove era stato previsto, all’art. 3 comma 147, letteralmente che: “in sede di rinnovo contrattuale del personale della scuola relativo al biennio economico 2008-2009 viene esaminata anche la posizione giuridico-economica del personale ausiliario, tecnico e amministrativo trasferito dagli Enti locali allo Stato in attuazione della legge 3 maggio 1999, n. 124.”
Inoltre, prima ancora della approvazione di tale norma, la stessa Camera dei Deputati per rafforzare l’impegno previsto con la legge, aveva approvato un o.d.g., fatto proprio dal Governo, con il quale così si esprimeva: “La Camera, considerato che nel testo della legge finanziaria all’esame si indica nel rinnovo contrattuale per il biennio 2008-2009 la sede per la soluzione del problema del personale ATA della scuola proveniente dagli Enti Locali, impegna il Governo nella definizione dell’atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale a reperire le risorse necessarie per affrontare compiutamente in tale biennio il riconoscimento dell’anzianità di servizio del personale in oggetto.”
Il legislatore ha preso quindi atto, in varie occasioni, della palese ingiustizia della normativa del comma 218 della Legge Finanziaria 2006 e, con legge successiva, ha imposto al Governo di riesaminare la posizione giuridico-economica del personale ATA transitato in sede di rinnovo contrattuale del personale dellascuola.
Per effetto di tale disposizione tutta la normativa di cui si tratta, e segnatamente l’art. 8, comma 2, della legge 124/99 e il comma 218 della Legge Finanziaria 2006, doveva essere ridefinita in sede del prossimo (sic) rinnovo contrattuale relativo al (già) biennio 2008-09, con finanziamenti ad hoc mai stanziati per sopraggiunti crisi economica Italiana.
Il Comitato condanna questo modo spregiudicato da parte dei Sindacati CGIL – UIL – CISL e GOVERNO nei confronti di 70.000 lavoratori transitati allo Stato nell’anno 2000 che ancora oggi aspettano giustizia.
Il Comitato Nazionale ATA-ITP ex EE.LL. invita i lavoratori a protestare in tutte le sedi sindacali anche in modo plateale “strappando “ pubblicamente le proprie tessere di iscrizione ai suddetti sindacati se non rispetteranno gli impegni assunti già dal lontano 2000
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