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Lettera di un genitore: la DaD non è vicina alle famiglie, è invasiva

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Mi chiedo, quale esempio di didattica inclusiva sia quella che sta facendo mio figlio: aperta ad avvicinare i ragazzi a sentirsi sostenuti e supportati psicologicamente in questo momento di emergenza e difficoltà.

Mi domando se un insegnante in quanto soggetto alla pubblica amministrazione può compiere un atto pubblico (voto, nota disciplinare, appello, …) mentre non firma la sua presenza che attesti che è in servizio.

Lascio a voi il commento.

In quanto genitore di un ragazzo delle medie vivo costantemente sotto la tensione di minacce continue dovendomi giustificare se mi collego o non posso collegarmi, se il compito non è inviato entro il tempo, se è arrivato o no (a volte non parte proprio).

Il pc serve anche ad altri componenti della famiglia che vanno pure a scuola. Inoltre, spesso non sempre la linea funziona bene. Questa didattica a distanza non è vicina alle famiglie né ai ragazzi come si vuol far credere: entra nelle case ed è invasiva. Non ne possiamo più.

Sandro Ceccobelli