Lettera vincitori senza cattedra per interrogazione parlamentare

Il gruppo Facebook “Vincitori senza cattedra”, lancia un appello ai membri della VII Commissione cultura della Camera:
“Scriviamo a nome dei vincitori del recente concorso docenti non ancora immessi in ruolo e del gruppo facebook “Vincitori senza cattedra” di cui faccio parte, il quale, pur contando 1.100 membri, raccoglie solo una minima parte degli interessati. Nel rappresentarLe la nostra condizione, segnalo che degli 11.542 canditati vincitori che hanno maturato il diritto all’assunzione, appena 3.255 sono stati immessi in ruolo a settembre scorso, nonostante il bando di concorso fissi in due anni il tempo massimo per vedersi riconosciuto il posto di ruolo. In ragione di questo, riteniamo arbitrario il riferimento del Ministro dell’Istruzione a tre anni, anziché due, come limite temporale per procedere alle assunzioni.
Non si può ignorare il fatto che ci siano stati grossolani errori nella previsione di disponibilità di posti da mettere a concorso (imputabili a chi o a che cosa, ci piacerebbe saperlo). Per dare un’idea di quanto critica si presenti, in certi casi, la situazione e di quanto i nostri timori siano fondati, portiamo degli esempi concreti: Puglia, scuola primaria: 25 immissioni in ruolo, a fronte dei 284 posti messi a concorso; Puglia, A060: 0 immissioni, a fronte di 13 posti a bando (con l’aggravante di 25 soprannumerari); Campania, scuola primaria: 30 immissioni, a fronte di 360 posti a concorso.
Mi limito a questi, ma potrei fare ancora decine di esempi simili. Faccio, inoltre, presente che in alcune regioni, come Lazio, Sicilia e Toscana, non tutte le procedure concorsuali sono state completate in tempo utile per permettere le prime immissioni in ruolo nel corrente anno scolastico.
Il bando stabiliva, per ogni classe di concorso, un numero prefissato di posti da assegnare sia su materia che su sostegno, e, sulla base di questo, il Miur ha da poco disposto che le immissioni aggiuntive recentemente autorizzate sul sostegno debbano interessare le graduatorie del concorso 2012 soltanto nel limite dei posti messi a bando, con il risultato che i posti eccedenti andranno alle graduatorie ad esaurimento anche in presenza di vincitori specializzati non ancora immessi in ruolo.
Una deroga ai posti di sostegno da assegnare al concorso avrebbe trovato, a nostro avviso, una legittimazione logica nel fatto di poter contribuire allo sfoltimento delle graduatorie in affanno, ma anche, e soprattutto, una legittimazione normativa nel fatto che il Testo Unico (Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297) stabilisce che le assunzioni vadano ripartite al 50% tra graduatorie ad esaurimento e graduatorie concorsuali
Quel bando era stato emanato tenendo conto della previsione di disponibilità di posti e con l’idea iniziale di dividerla equamente tra concorso e graduatorie permanenti, nel rispetto della legge che il bando stesso si preoccupa di richiamare. Se errori ci sono stati nella programmazione di posti disponibili, non capiamo perché questo debba veder penalizzate le graduatorie del concorso a favore delle graduatorie ad esaurimento. Se, nonostante tutto questo, la volontà è quella di onorare il bando fino in fondo, ci aspettiamo che lo stesso rigore venga applicato a settembre prossimo per rispettare i numeri e i tempi che il bando stesso prescrive. Riguardo alle recenti voci che danno per imminente un nuovo concorso, ci chiediamo come il Ministero possa anche solo contemplare questa possibilità – che, comunque, riteniamo auspicabile per il reclutamento futuro – senza prima preoccuparsi di fornire doverose risposte e garanzie ai vincitori del concorso appena conclusosi. Più volte, e in diversi modi, abbiamo provato a contattare il Ministro per avere rassicurazioni sul nostro destino, rassicurazioni che, però, non sono mai arrivate.
Per tutte queste ragioni, confidiamo in un Suo gentile intervento per avere la possibilità di chiedere al Ministro dell’Istruzione di impegnarsi a garantire l’immissione in ruolo di tutti i vincitori nei tempi prescritti dal bando, ovvero entro e non oltre il 31 agosto 2014 (art. 1 del D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012). Sarebbe, inoltre, opportuno che il Ministero esplicitasse quali provvedimenti intende adottare a tutela del diritto all’assunzione dei vincitori nel caso in cui, anche in conseguenza della recente riforma delle pensioni, il numero di posti vacanti e disponibili dovesse risultare insufficiente. Le saremmo grati se potesse portare avanti le nostre istanze e se volesse avanzare, a tal fine, un’apposita interrogazione parlamentare. 
I lettori ci scrivono

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