Descritto su Nature Communications, il risultato si deve al gruppo coordinato dal fisico Vito Mocella dell’Istituto per la Microelettronica e Microsistemi (Imm) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) a Napoli.
I rotoli fanno parte dell’unica biblioteca sopravvissuta dal mondo classico, scoperta nella cosiddetta Villa dei Papiri di Ercolano, e il metodo, sottolinea Mocella, ”potrebbe essere utilizzato per leggere centinaia di altri papiri della stessa collezione senza alcun rischio per la loro integrità”.
{loadposition eb-territorio}
Durante l’eruzione, il gas vulcanico ha carbonizzato i rotoli rendendoli fragili e i tentativi di leggerli fatti finora, con l’apertura meccanica, li hanno inevitabilmente rovinati o distrutti. A rendere possibile la lettura senza aprire i rotoli è una tecnica non invasiva, chiamata tomografia a raggi X a contrasto di fase, utilizzata presso la struttura europea per la luce di sincrotrone, Esrf (European Synchrotron Radiation Facility), di Grenoble.
La tecnica permette di distinguere tra materiali che hanno limitato contrasto tra loro, come i papiri carbonizzati e l’inchiostro nero. Hanno partecipato allo studio anche i ricercatori del Centro nazionale delle ricerche scientifiche francese (Cnrs), dell’università tedesca Ludwig Maximilian e dell’Esrf. (Ansa)
La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…
In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…
Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…
Dall'11 dicembre 2024 e fino alle ore 23:59 di lunedì 30 dicembre 2024 sarà possibile…
Dal 16 dicembre 2024 fino alle 23:59 di mercoledì 15 gennaio 2025, è possibile presentare…
Buoni pasto per il personale della scuola, qualcosa si muove: come riporta l'agenzia di stampa…