Il PIACC, Program for the international Assessment of Adul Competencies, il programma internazionale che ha l’obiettivo di valutare le competenze della popolazione adulta, per conto dell’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, al quale partecipano oltre 30 paesi nel mondo, indaga sulle competenze della popolazione adulta, tra i 16 e i 65 anni. L’obiettivo è quello di raccogliere dati su literacy, numeracy e problem solving. L’Italia fa parte del numero dei paesi partecipanti e si colloca nelle ultime posizioni nel ranking internazionale: questo significa che, per esempio, che un laureato italiano, raggiunge i punteggi medi di altri che hanno lo stesso titolo di studio in quasi tutti gli altri paesi coinvolti nell’indagine.
Nello specifico, i punteggi nella lettura delle varie fasce di età prese in considerazione da PIACC, emerge un altro dato allarmante, come spiega Federico Batini, docente di Pedagogia Sperimentale presso l’Università degli Studi di Perugia, in un recente articolo, chi parte da situazioni di svantaggio socioeconomico rimane indietro.
In questo contesto anche la mancata accessibilità a dispositivi e connessione non ha fatto altro che compromettere i risultati, soprattutto laddove la Didattica a Distanza ha fatto emergere problemi preesistenti di disuguaglianze e differenze.
È lo stesso Batini, da anni impegnato in progetti di ricerca sull’importanza della lettura ad alta voce, a proporre proprio questa modalità come una possibile soluzione per coltivare stimoli, promuovere le competenze ad ampio raggio e dare quindi risorse sia a chi ne ha poche, sia a chi parte dallo svantaggio, a tutte le età.
I risultati, dal nido alla secondaria di secondo grado, confermano gli effetti benefici della lettura ad alta voce: bambini e bambine, ragazzi e ragazze, se esposti alla lettura quotidiana di fiction narrativa, dice ancora il docente dell’Università di Perugia, migliorano il linguaggio, sviluppano maggiore capacità di tenere conto di punti di vista diversi, riconoscono meglio le proprie e le altrui emozioni, sviluppando quindi empatia e skills relazionali, ma anche potenziano le funzioni cognitive e migliorano il successo scolastico.
Da LaAv, il primo movimento di lettura ad alta voce, che oggi ha circoli in tutta Italia, con una ricca e fitta rete di volontari che portano nelle scuole, nelle piazze online il proprio contributo, al progetto Leggere Forte, a cura della Regione Toscana, che da qualche anno interviene in tutte le scuole, a partire dai nidi, proprio con l’obiettivo primaria di favorire il percorso scolastico e di apprendimento grazie alla lettura ad alta voce, alle tante iniziative messe in campo da Pratika, la onlus fondata da Federico Batini, che da oltre dieci anni è attiva nel settore, sono tante le iniziative a cui docenti e insegnanti possono fare riferimento per portare la buona pratica della lettura ad alta voce nei loro contesti scolastici ed educativi.
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