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La cantante Levante: “Educazione affettiva? Parte dai genitori. Occorre ripulire il linguaggio”. E la scuola?

La nota cantante originaria del catanese Levante, 36enne, nome d’arte di Claudia Lagona, ha rilasciato a Vanity Fair un’intervista in cui ha parlato della sua esperienza da vittima di una relazione tossica, riflettendo anche sull’educazione all’affettività.

Secondo la cantante si tratta di aspetti che devono essere trasmessi innanzitutto dalla famiglia: “Mai come adesso si parla tanto di educazione all’affettività. Da mamma dico che parte dai genitori. Se un padre manca di rispetto alla madre davanti al figlio, quel figlio mancherà di rispetto alla sua compagna in futuro. Dobbiamo ripulire il linguaggio e allenare il pensiero. Sembra retorica, non lo è. Un bambino che vede violenza reagisce con violenza”.

Educazione all’affettività, per Cortellesi si deve partire dalla scuola

Lattrice Paola Cortellesi, invece, ribadisce da mesi che si tratta di un compito che deve assumersi la scuola. Proprio lo scorso lunedì 4 marzo, alla Camera, ha detto:  “Ho voluto raccontare nel mio film i diritti negati e conquistati. Ad animarci è stata la volontà di affrontare un tema, quello della violenza contro le donne. Auspico che al di là degli schieramenti politici saprete procedere uniti per far sì che le nuove generazioni ricevano, durante tutto il percorso scolastico, un’adeguata formazione all’affettività e al rispetto, affinché imparino fin da piccoli che amare non significa possedere o subire e che la violenza contro le donne cessi di essere l’indegno fenomeno sociale che ogni giorno affligge il nostro Paese”.

Come dare spazio a questa nuova eventuale materia?

Paola Cortellesi ha insistito spesso sulla questione dell’introduzione dell’educazione sentimentale scuola.

Come riportano Radio Capital e RaiNews a novembre l’attrice ha dialogato con il pubblico in sala a Cagliari ribadendo il suo pensiero: abbiamo necessariamente bisogno dell’educazione sentimentale scuola. “Alla base ci dovrebbe essere il rispetto di se stessi e degli altri. Non abbiamo garanzie che tutte le famiglie riescano a farlo, c’è la scuola. L’istruzione dovrebbe garantire questo, come materia curricolare, che fa media”.

Sono molti i commenti a queste affermazioni. Dalla pagina Instagram di Radio Capital in molti hanno invocato l’abolizione di altre materie per dar spazio all’educazione sentimentale come il latino e la religione. “Fondamentale. Al posto dell’ora di religione”, “Sinceramente penso che abbia ragione! Meno ore di latino, una lingua morta, e più ore di educazione sentimentale di cui abbiamo tutti bisogno”, “A giudicare dall’immaturità emotiva diffusa, penso che dovrebbe essere obbligatoria”, “Basterebbe fare filosofia in tutte le scuole di ordine e grado per almeno 4 ore a settimana”.

Redazione

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