In questo periodo l’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti parla spesso di scuola. Lo fa anche il 3 maggio, dove dalla propria pagina Facebook lancia un messaggio al Governo e, indirettamente, alla Ministra Lucia Azzolina.
L’ex pentastellato scrive: “La Scuola sta vivendo momento di profonda difficoltà, con un futuro così incerto, che stravolge la vita di tutti. Sì, perché siamo tutti legati alla Scuola, dal personale scolastico agli studenti, dai giovani disabili e le loro famiglie (spesso dimenticati dalla politica), che si trovano completamente abbandonati e non se ne fanno nulla di riferimenti generici alla didattica a distanza, fino a tutti i lavoratori e gli imprenditori che hanno figli o nipoti in età scolare“.
Secondo l’ex Ministro dimissionario, la scuola deve stare al centro di ogni cosa, la leva o una delle leve su cui impostare la ripartenza della società: “Vogliamo far ripartire il Paese? Bene. Allora bisogna mettere la Scuola al centro di tutto. Questo significa che il Premier, invece di lasciare che il settore venga gestito in modo unilaterale e divisivo, dovrebbe subito convocare un tavolo intersettoriale, per recuperare quel dialogo e quella collaborazione così importanti per fronteggiare le sfide della ripartenza, ma drammaticamente abbandonati in questi ultimi mesi“.
“La Scuola è di tutti, non di chi si ritrova – pro tempore – a gestirla. Senza collaborazione e spirito di squadra non si va da nessuna parte, mettendo a repentaglio il benessere dell’intera società“, conclude Lorenzo Fioramonti.
L’intervento dell’ex Ministro dell’Istruzione si aggiunge alle altre stoccate ricevute dal Governo, o meglio, da una parte della maggioranza, quella pentastellata.
E’ chiaro a questo punto che la gestione di alcune questioni da parte di Viale Trastevere, e della Ministra Azzolina in particolare, stiano raccogliendo solo critiche e contrarietà. Critiche scaturite prima di tutto dalle modalità di azione della Ministra e poi sui contenuti, dove anche gli alleati di Governo, PD e LEU, rimproverano uno scarso dialogo e una linea decisionista troppo rigida, almeno sui temi del reclutamento e dei concorsi. Ne sanno qualcosa, su questo punto, i sindacati, i primi a scontrarsi con Azzolina sui temi della mobilità e poi, anche loro, dei concorsi.
Insomma, come abbiamo già scritto in altre occasioni, sembra proprio che Lucia Azzolina sia rimasta sola, con la sua poltrona a rischio e il solo Movimento Cinque Stelle a difenderla.
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