L’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti è tra i genitori che hanno deciso di ridipingere l’aula della scuola dei propri figli a Frascati, vicino Roma. Lo riporta La Repubblica, che ha raggiunto il capo del dicastero di Viale Trastevere del Governo Conte II.
Fioramonti è stato ministro per soli quattro mesi, dal settembre al dicembre 2019, prima di Lucia Azzolina. Ecco il suo commento: “Mio figlio frequenta quest’anno la quarta elementare. All’inizio di settembre la maestra ci ha chiamati davvero sconfortata: l’aula versava in pessime condizioni, molto sporca, sverniciata, con la tinta persa. Lei per prima ci diceva: ‘Non la voglio una classe così per i nostri bambini’. E ci ha chiesto se fossimo disposti ad attivarci per sistemarla”.
“Nessuno si è tirato indietro, abbiamo fatto una colletta e in un fine settimana noi papà ci siamo messi insieme e abbiamo ridipinto la classe, rimesso a posto le viti, sistemato i banchi e donato un armadio. Tutto in fretta, perché il 13 settembre i bambini dovevano iniziare l’anno e noi abbiamo ritinteggiato due giorni prima. Adesso quella è l’aula più bella di tutta la scuola”, ha raccontato.
“La scuola non dovrebbe versare in queste condizioni”
Ed ecco alcune battute sugli annosi problemi della scuola: “È un bell’esempio di impegno civico e di amore, di genitori e di insegnanti che si applicano, ma c’è poco da fare i romantici: è anche una storia triste, di sopravvivenza, di resistenza, perché la scuola non dovrebbe versare in queste condizioni, dovrebbe avere infrastrutture e soldi per non stare così, per non costringere i genitori, per giunta solo quelli che possono permetterselo, a fare da sé, a supplire alle mancanze dello Stato. E lo dice un ministro che si è dimesso per la mancanza di fondi: non è cambiato niente, siamo sempre lì”.
“L’edilizia scolastica è un grande tema che riguarda sia i certificati di agibilità, sia la sicurezza degli edifici ma anche la vivibilità degli ambienti della scuola. Siamo al paradosso di aule equipaggiate con le lavagne multimediali ma abbandonate”.
“Ho un nipotino di tre anni con un disturbo dello spettro autistico che sta a casa, la scuola non lo accetta visto che manca l’insegnante di sostegno. Quando divenni ministro a settembre trovai sulla mia scrivania centinaia di lettere di famiglie di ragazzi disabili che non potevano stare in classe. È già grave la tragedia che ogni estate si vive perché le scuole fanno delle richieste calcolate sulle esigenze delle famiglie che però non riescono a soddisfare, tra la mancanza cronica di insegnanti, il gap tra organico di diritto e organico di fatto, le chiamate dei supplenti, i ritardi nella copertura delle cattedre. Ma la mancanza di insegnanti di sostegno che costringe i ragazzi disabili a restare a casa è una violazione profonda dei diritti umani”.
“Sulla scuola mettiamo ancora pochi soldi”
Fioramonti ha anche commentato l’operato di Valditara: “Il ministro lo conosco bene abbiamo culture politiche diverse ma è una persona competente. Però sulla scuola mettiamo ancora troppi pochi soldi. È un problema istituzionale perché lo Stato non riesce a far fronte ai bisogni delle scuole che poi sono quelli delle famiglie. Una tragedia ormai rituale che incredibilmente si ripete ogni estate, ogni anno, a ogni nuovo inizio”.