Francesco Profumo, già ministro dell’Istruzione, “ha messo a punto un progetto che punta a rivoluzionare la scuola italiana”.
“Chi di noi sa quale sarà il mondo in cui si troveranno a lavorare i laureati che oggi iniziano le elementari? Perché devono andare in una scuola che continua a insegnare le stesse nozioni secondo i metodi di sempre? Ha senso che il mondo intorno cambi a una velocità impressionante e soltanto la scuola resti immobile?”.
Partendo da queste premesse, pubblica La Stampa, è chiaro che “la scuola deve cambiare ed è questo il senso di “Riconnessioni: educazione al futuro” un progetto che con circa 10 milioni di euro di investimento in tre anni vuole portare la fibra ottica in 350 plessi scolastici dell’area metropolitana di Torino, per poi estendere il modello in tutta Italia; 100 mila studenti coinvolti entro il 2018 con un ciclo di formazione specialistica per 2.000 docenti con 5.000 ore di attività tra aule e laboratori”.
Partenariato pubblico-privato
«Riconnessioni è il più grande progetto di innovazione infrastrutturale e didattica nella scuola pubblica italiana» dice Profumo a La Stampa, aggiungendo “che è stata adottata una innovativa forma di partenariato pubblico-privato, con la partecipazione del Miur, del Comune di Torino e della Regione Piemonte”.
Quattro gli interventi previsti: “connettere a una rete di fibra ottica di ultima generazione tutte le scuole, con una connettività a 10 Gbps in ogni edificio; creare una infrastruttura interna a ogni plesso scolastico per connettere ogni aula; riprogettazione e digitalizzazione dei processi scolastici per valorizzare i dati e sviluppare nuovi servizi e nuove professionalità; sviluppare una didattica innovativa, nei metodi ma anche nei contenuti”.