Verrà presentato il 16 giugno nel corso di un incontro on line il documento “Per una nuova scuola che guarda al futuro” promosso dalla Associazione di insegnanti Gessetti Colorati e già sottoscritto da noti pedagogisti italiani come Dario Ianes, Andrea Canevaro, Cristiano Corsini, Elisabetta Nigris, Roberto Maragliano e Francesco Tonucci oltre che da Dario Missaglia, presidente nazionale Proteo e Anna D’Auria, segretaria nazionale MCE.
Il documento, che nelle ultime ore è stato firmato anche dal decano dei pedagogisti italiani, l’ultracentenario Francesco De Bartolomeis, rappresenta di fatto una netta presa di posizione contro il Manifesto per la scuola di un gruppo di intellettuali tra cui Massimo Recalcati, Alessandro Barbero e Gustavo Zagrebelsky.
E’ Raffaele Iosa, uno dei promotori del documento di Gessetti Colorati: “Nel dibattito culturale e politico sul nostro sistema formativo ritorna periodicamente la nostalgia della scuola passata di quando cioè ‘gli studenti studiavano davvero’ e ‘gli insegnanti facevano belle lezioni seduti alla cattedra’. Tuttavia, secondo noi, i nostalgici sbagliano (e anche tanto) se pensano che il problema si possa risolvere con il ritorno a lezioni trasmissive fatte da docenti ben preparati nel loro ambito disciplinare”.
“Il punto fondamentale – spiegano i firmatari del documento – è che l’insegnamento non si riduce alla semplice trasmissione di contenuti disciplinari ma deve partire dalla motivazione ad apprendere da parte degli alunni”.
Secondo Gessetti Colorati, associazione che proprio in questi giorni compie 9 anni di vita, bisognerebbe rifarsi alla migliore tradizione pedagogica attivistica del secolo scorso che aveva sottolineato come la costruzione della conoscenza da parte dell’alunno sia un processo di natura sociale che richiede il lavoro cooperativo sia degli alunni sia degli insegnanti stessi.
“Oltretutto – sottolineano i promotori del documento – questo è un anno molto importante per la storia della scuola: ricorrono 70 anni dalla nascita del Movimento di Cooperazione educativa che da sempre crede in una scuola a misura di bambino e propone una didattica che parte dalla vita reale e non dalla lezione trasmissiva; e ricorre anche il centesimo anniversario della nascita della Lega dell’Educazione Nuova da cui ha avuto origine tutto il movimento della scuola attiva”.
Per saperne di più e per iscriversi all’incontro on line di mercoledì 16 è possibile consultare il sito della Associazione.
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