Dopo i docenti, il dirigente scolastico e le famiglie, anche gli studenti dicono la loro sul casodell’Istituto di Istruzione superiore Leonardo Da Vincidi Niscemi.
Nel farlo, esprimono tutta la loro opposizione all’ordine di servizio del preside di far tornare sui banchi 1.200 allievi, con i loro docenti, nella settimana che va dal 17 al 22 luglio.
“Giù le mani dalla nostra estate” o “saremo pronti a protestare davanti scuola, da subito”, dice l’Unione studenti siciliani, annunciando contestazioni su quello che già definiscono “l’abuso di Niscemi”.
In quei 32 giorni, tra dicembre e febbraio, la scuola avrebbe accumulato 60 ore in meno, in virtù dei 20 minuti di riduzione per ogni ora di attività didattica decisa dal consiglio d’istituto per ridurre i disagi dei ragazzi.
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“La scuola deve mettere in condizioni ottimali lo studente per poter apprendere – scrive l’Unione degli studenti della Sicilia – ed è inconcepibile che a causa di problemi di riscaldamento gli studenti debbano impiegare la loro estate sui banchi di scuola. Il diritto all’estate, il diritto a delle strutture idonee non possono essere più negati”.
La portavoce della sede di Catania dell’Unione studentesca, Sara Zappulla, ha annunciato un’azione dimostrativa, davanti all’istituto “Leonardo da Vinci”, se il preside, Cannizzo, non ritirerà il provvedimento. Contatti sono stati avviati con i sindacati per una iniziativa comune.
La richiesta, tuttavia, ha altissime possibilità che non venga accolta. Perché l’ordine di servizio dovrebbe essere una conseguenza della visita ispettiva, dettata dal ricorso presentato da due docenti di matematica dell’istituto.
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