Attualità

Lezioni in presenza in Sicilia: per la Cgil niente 75% se il personale non è tutto vaccinato

L’assessorato regionale della Sicilia sta lavorando per fare in modo che entro la fine del mese le scuole secondarie di secondo grado passino alla didattica in presenza per almeno il 75% degli studenti.
Ma non è detto che su questo si riesca a trovare un accordo con le organizzazioni sindacali.

La posizione della Flc-Cgil Sicilia

E’ di queste ore, per esempio, la presa di posizione della Flc-Cgil, il cui segretario regionale Adriano Rizza afferma: “Prima di passare alla didattica in presenza al 75% nelle scuole secondarie di secondo grado, è necessario procedere con la vaccinazione di tutto il personale scolastico, verificare se esistono le condizioni di sicurezza nelle scuole e superare tutte le difficoltà legate al tema dei trasporti che ancora persistono in certi territori”.

Al telefono Rizza precisa che questo vuol dire che non basterà che in una singola scuola tutti siano vaccinati, ma piuttosto che tutto il personale della regione dovrà essere messo nella condizione di potersi vaccinare; solo a quel punto si potrà passare al 75% di didattica in presenza.
E quando si parla di “tutto il personale” – aggiunge ancora Rizza – ci si riferisce anche agli assistenti alla comunicazione e al personale dipendente da altri enti che per una qualunque ragione abbia contatti con gli studenti. Ciò significa che il passaggio al 75% potrebbe richiedere ancora diverse settimane o forse potrebbe essere rinviato al prossimo anno scolastico.
Anche perché, come si sa, la vaccinazione non è obbligatoria: che fare quindi se in tutta la Regione ci si trovasse di fronte ad una percentuale apprezzabile di personale non vaccinato?

Una risposta precisa a questo dubbio non c’è ancora anche se il segretario regionale della Flc sostiene che l’importante è che tutti siano messi nella condizione di potersi vaccinare.
E per quanto riguarda gli studenti?
“Proprio in queste ore – conclude Rizza – il CTS parla di varianti che colpiscono anche la popolazione più giovane; quindi questo tema va adeguatamente approfondito”.


Reginaldo Palermo

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