Sta per concludersi il martoriato anno scolastico in Ucraina, cominciato a settembre 2021, ed è di questi giorni il tragico bilancio relativo alla situazione degli edifici scolastici e all’interruzione della frequenza delle lezioni, dovute al conflitto armato in corso da fine febbraio.
All’indomani dell’inizio della guerra, secondo una recente indagine di Save the Children, sono state chiuse 22 scuole al giorno e per oltre 5 milioni di bambini e bambine gli studi si sono interrotti bruscamente. Ad oggi, secondo il Ministero dell’Istruzione ucraino (MES), le scuole completamente distrutte sono un centinaio, colpite dall’artiglieria pesante, da bombardamenti aerei e altre armi esplosive in aree popolate, mentre altre sono state utilizzate come centri di informazione, rifugi, centri di rifornimento o per scopi militari. Sono oltre ottocento quelle danneggiate.
Pete Walsh, Direttore di Save the Children in Ucraina, ha dichiarato in questi giorni alla stampa di tutto il mondo l’istruzione è sotto attacco in Ucraina. Tutti gli studenti e gli insegnanti devono essere protetti dagli orrori di questa guerra. Le scuole dovrebbero essere luoghi di apprendimento sicuri per i bambini, sempre libere da attacchi. L’apprendimento non può e non deve essere messo da parte in tempi di crisi, è fondamentale per la protezione, la sopravvivenza e il futuro dei minori. L’accesso a un’istruzione sicura fornisce ai bambini stabilità e organizzazione durante un’emergenza.
L’organizzazione internazionale ha anche realizzato una galleria di foto drammatiche che illustrano la tragica situazione delle scuole del paese.
Ai dati forniti da Save the Children fanno eco quelli dell’Unicef che dicono che almeno 1 scuola su 6 supportata dall’Unicef in Ucraina orientale è stata danneggiata o distrutta dall’inizio della guerra. Solo nell’ultima settimana, 2 scuole sono state colpite da attacchi. Le scuole danneggiate o distrutte – 15 su 89 – fanno parte del programma “Scuole sicure” realizzato con il Ministero dell’Istruzione e della scienza, principalmente in risposta agli attacchi su asili e scuole nella regione del Donbass, dove si svolge un conflitto armato dal 2014. Nel 2019, l’Ucraina è diventato il 100esimo paese a firmare e approvare la dichiarazione “Safe Schools”. La dichiarazione è un impegno a proteggere meglio i bambini, gli insegnanti e le scuole, a supportare la prosecuzione dei percorsi di istruzione durante le guerre e a mettere in atto misure per impedire l’uso per scopi militari delle scuole.
In questi mesi studenti e studentesse ucraini hanno potuto seguire attività didattiche grazie alla piattaforma “Numo”, che raggiunge regolarmente centinaia di migliaia di visualizzazioni.
La piattaforma di formazione online “All Ukrainian Online Education Platform” per studenti delle classi dal 5° all’11° grado, sviluppata dal MES, già durante la pandemia, con il supporto dell’Unicef, sta attualmente raggiungendo oltre 80.000 studenti sfollati in Ucraina. Inoltre sono decine le stazioni metro di Kharkiv, dove sono stati realizzati spazi dove insegnanti, psicologi e istruttori sportivi giocano e coinvolgono regolarmente circa 250000 bambini.
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