I numeri dell’Osservatorio sulle lezioni private allestito dal portale Skuola.net
in collaborazione con Skuola.net mostrano un fenomeno in grande espansione e soprattutto in evoluzione rispetto al passato.
I genitori che decidono di sottoporre i propri figli a sessioni di recupero in largo anticipo rispetto alla fine del quadrimestre sono davvero tanti, riporta Ansa.
A dirlo sono gli oltre 12mila ragazzi delle scuole secondarie intervistati dal portale per studenti.
Il 20% di loro, infatti, sta già prendendo ripetizioni da settimane (tra i liceali si arriva al 24%). A cui va aggiunto un 3% che le ha iniziate subito dopo il ricevimento dei professori e un 7% che attende i colloqui ma è convinto che le farà. In totale, dunque, il mercato delle ripetizioni assorbe quasi un terzo degli studenti delle scuole medie e
superiori.
Pertanto, è proprio in questa fase della vita dello studente che le famiglie iniziano a investire seriamente. E il fenomeno potrebbe essere addirittura più ampio, visto che è oltre il 40% dei ragazzi a confessare di essere in difficoltà: il 36% ha una media sotto il 6 in una o più materie, il 5% in quasi tutte.
Inoltre, ad insediare il settore sono le scuole stesse che, a differenza del passato, sembrano volersi adoperare di più per aiutare i propri alunni: circa 2 studenti 3 potranno infatti sfruttare i corsi di recupero organizzati dagli istituti (nel 34% dei casi si stanno già svolgendo, il 31% dovrà attendere il nuovo anno) e un altro 21% è in attesa di sapere. Alla fine solo il 14% è sicuro che se vorrà rialzare la media dovrà pensarci da solo.
Le discipline che mandano più in crisi gli studenti sono quelle tecnico-scientifiche, tallone d’Achille di generazioni di alunni. I trend delle ripetizioni lo confermano. Il 35% degli intervistati, dovendo indicare le materie in cui sta prendendo lezioni private,
inserisce nell’elenco la Matematica; il 15% aggiunge anche le altre
scienze (fisica, chimica, biologia, ecc.).
A conti fatti, la metà dei ragazzi, ha bisogno di recuperare in quest’area didattica. Problematico anche il rapporto con il Latino e il Greco (qui il discorso riguarda i
liceali), menzionati dal 14%. Senza dimenticare un 12% che dice di dover migliorare nelle Lingue straniere e un 10% che cerca aiuto per l’Italiano.
Proprio la difficoltà delle materie più gettonate potrebbe essere alla base del profilo dei docenti con cui si svolgono ripetizioni più spesso. Il 48% dei ragazzi si sta rivolgendo a professori di scuola, il 22% a neolaureati. Solo il 13% si fida di amici e parenti, appena il
10% di altri studenti. Come si trovano gli insegnanti più adatti? Immortale il passaparola, canale privilegiato da sempre: è la fonte primaria nel 60% dei casi. Ma subito dietro (seppur a distanza) si piazzano gli annunci online, meglio se pubblicati su siti specializzati,
che convincono ormai 1 famiglia su 10 che vuole far prendere ripetizioni
ai figli.
I Servizi online dedicati alle ripetizioni stanno arrivando anche in questo settore. Chiedendo sia agli studenti (compresi gli universitari) che ai genitori, circa 4 su 10 conoscono i portali di ripetizioni. E, quasi un terzo di loro (30%), li ha sostituiti ai canali
tradizionali. Con una quota simile che, qualora dovesse avere necessità
di lezioni private, li prenderà sicuramente in considerazione.
Gli aspetti che convincono di più sono il fatto di poter svolgere gli incontri col docente anche online (23%), tramite un pc (usando i normali software per le video-conferenze); seguito dall’ampia rosa di tutor presenti in ‘catalogo’ (22%), dall’assistenza in caso di problemi (14%) e dalla formula ‘soddisfatti o rimborsati’ che molti siti offrono (11%). E con la digitalizzazione, arriva anche la tracciabilità dei pagamenti.
Alcune di queste piattaforme, infatti, gestiscono il processo dall’inizio alla fine, pagamento incluso.
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