Quasi tutte le scuole italiane si accingono a vivere l’ultima settimana di lezioni. Poi ci sarà il “rompete le righe”, ma non per tutti.
Le classi terminali della secondaria, infatti, sono attese dai proverbiali Esami di Stato. Mentre i bimbi della scuola dell’infanzia termineranno il 30 giugno.
Vediamo, in rassegna, quali sono tutte le scadenze e le principali date da ricordare, salvo mutamenti adottati da ogni istituto scolastico su delibera del proprio Collegio dei docenti.
Quest’anno a terminare le lezioni prima di tutti – prologo degli scrutini finali – saranno gli studenti dell’Abruzzo e dell’Emilia Romagna, dove l’ultima campanella dell’anno scolastico 2016/17 suonerà mercoledì 7 giugno.
Il giorno dopo, l’8 giugno, le lezioni finiranno nel Lazio, in Lombardia e nelle Marche.
Venerdì 9 giugno sarà la volta di Sicilia, Campania, Molise e Trentino.
Sabato 10 giugno saluteranno docenti e personale Ata gli iscritti in Piemonte, Liguria, Basilicata, Calabria, Puglia, Toscana, Sardegna, Umbria, Veneto e Valle d’Aosta: considerando che nella maggior parte delle scuole, la settimana di scuola si sviluppa ormai su cinque giorni anziché sei, anche per queste ultime regioni di fatti le lezioni termineranno in molti casi venerdì 9.
Ci sono studenti che dovranno attendere però qualche giorno in più prima di lasciare i banchi in vista dell’estate: solo mercoledì 14 giugno finiranno la scuola i ragazzi del Friuli Venezia Giulia. Due giorni ancora e, venerdì 16 giugno, toccherà agli ultimi: gli allievi dell’Alto Adige. I quali, tuttavia, hanno fruito di diversi giorni di sosta nel periodo invernale.
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Alcuni di questi ultimi giovani non avranno nemmeno il tempo di ricaricare le “batterie” mentali: giovedì 15 giugno è infatti in programma prova nazionale Invalsi all’interno degli esami di terza media (il cui calendario, per le altre prove, è stabilito autonomamente da ogni singolo istituto).
Mercoledì 21 giugno, con l’elaborato scritto di Italiano, prenderà il via la maturità 2017; il giorno dopo sarà già tempo di seconda prova scritta, specifica per ogni tipologia di corso.
Ricordiamo ai docenti non impegnati negli Esami di Stato che le commissioni allestite in ogni istituto potranno chiedere la loro collaborazione, soprattutto sotto forma di sorveglianza: pertanto, salvo impegni diversi, nei giorni delle prove scritte sono tenuti a garantire la loro presenza a scuola.
C’è poi da osservare che per un nutrito numero di alunni il giudizio di ammissione all’anno successivo potrebbe essere “congelato”, in attesa di colmare il debito formativo in una o più discipline: in questi casi, la scuola può avviare un corso di approfondimento specifico (anche affidato a docenti esterni) ed in ogni caso l’espressione definitiva sull’alunno (se ha recuperato o meno le carenze) dovrà essere determinata prima della fine dell’anno scolastico in corso, quindi entro il 31 agosto 2017, dal medesimo Consiglio di Classe che ha assegnato il debito formativo.
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