Davide Persico, professore di Paleontologia presso l’Università di Parma e sindaco di San Daniele Po (Cremona), ha fatto uno straordinario, e del tutto casuale, ritrovamento, quello di un antico cranio umano nel punto di incontro tra il fiume Po e l’Adda, nelle zone confinanti tra Cremonese e Piacentino: si tratterebbe del cranio di un Homo sapiens risalente al Paleolitico.
Le parti rimaste del cranio sono due ossa parietali e l’osso occipitale, che rappresentano un importante tesoro archeologico.
Si tratta ora di approfondire gli studi sul reperto al fine di determinarne con precisione la datazione, anche se, nonostante sia ancora incerta, è evidente che il cranio appartenga a un’epoca arcaica, probabilmente risalente al Paleolitico.
Si attendono ora le indagini genetiche e la datazione al carbonio 14 per ottenere ulteriori informazioni sul cranio e sulla sua possibile età.
La scoperta di un cranio umano così antico nel letto del fiume Po è un evento di grande importanza perché potrebbe fornire nuove informazioni sulle prime popolazioni che abitarono queste terre e sulla loro evoluzione nel corso dei millenni.
Inoltre, potrebbe gettare luce sulle rotte migratorie dell’uomo preistorico lungo il corso dei fiumi, indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo delle comunità.
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