Sono tra gli obiettivi del progetto ‘Libera la Scuola’, attivato dal Dipartimento politiche antidroga (Dpa) e realizzato con l’assessorato alla Salute e politiche Sociali della Provincia di Trento e l’associazione Edu.C@re. Verra’ presentato domani a Trento e in due anni ha coinvolto piu’ di 1.500 studenti e dieci istituti scolastici trentini. Il progetto, che verrà presentato domani a Trento, in due anni ha coinvolto più di 1.500 studenti e dieci istituti scolastici trentini per promuovere la partecipazione ad azioni di contrasto allo sviluppo di comportamenti a rischio, di disagio e di dipendenze. L’indagine, che è stata condotta dall’università di Trento ha contribuito a tracciare una panoramica attuale sui bisogni e le difficoltà dei giovani.
Le attività messe in atto dal progetto, hanno agito all’interno del processo formativo della persona, utilizzando proposte relazionali e valoriali adeguate ai problemi sempre più complessi che i ragazzi devono affrontare nella nostra società. ‘Libera la Scuola’ segue inoltre la linea strategica di prevenzione tracciata dal Piano di azione nazionale antidroga del Dipartimento ed è nato dall’esigenza di affrontare la diffusione sempre più ampia in Italia di stili di vita e comportamenti a rischio tra i giovani, in particolare nella fascia d’età dai 14 ai 18 anni di ogni estrazione sociale, culturale ed economica. “Abbiamo sostenuto fortemente – ha dichiarato Giovanni Serpelloni, Capo del Dpa – il coinvolgimento attivo dei ragazzi nelle attività di prevenzione dell’uso di tutte le droghe e di promozione di stili di vita sani e responsabili proprio perché i ragazzi rappresentano la parte vulnerabile della società, ma allo stesso tempo possono rappresentare l’elemento chiave per costruire e portare avanti progetti per il futuro, per cui è fondamentale coinvolgerli nelle attività di costruzione e ristrutturazione dell’ambiente in cui vivono, fornendo loro certezze, ambienti di vita sani e liberi da tutte le sostanze dannose per la loro salute.
E’ necessario, dunque, che le agenzie educative più importanti, la famiglia e la scuola e il contesto sociale con cui interagiscono i giovani siano supportati fortemente con specifiche e concrete azioni per evitare che i ragazzi perdano di vista i loro traguardi e le loro priorità nello sviluppo e nella crescita. Vogliamo, ringraziare la Provincia di Trento, l’Assessorato alla Salute e Dipartimento Istruzione, tutti gli studenti, gli insegnanti e i genitori che hanno partecipato alle attività progettuali per il loro sostegno e il loro impegno”. (ANSA).
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