Home I lettori ci scrivono Liberiamo il Miur dalla muffa che lo ottunde

Liberiamo il Miur dalla muffa che lo ottunde

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Si consideri la direttiva del Miur sul bilancio delle competenze iniziali dei neoassunti 2015/16 del 14/1 come fosse una prova d’esame.

Ne deriverebbe il seguente giudizio:

“Elaborazione fuori traccia. I vincoli posti dalla normativa vigente e dalle scienze dell’organizzazione non sono stati rispettati. Nessun indizio delle competenze richieste”.

CRITERI DI VALUTAZIONE E NOTE DI INDIRIZZO

Capacità d’inquadrare il problema in un contesto adeguato: gravemente insufficiente

Il campo del problema è da desumere dalla legge 107/2015 la cui intenzionalità dichiarata è la “piena attuazione all’autonomia delle istituzioni scolastiche”.

La definizione di autonomia delle istituzioni scolastiche è scolpita nel comma 2 dell’art. 1 del DPR 275/99: L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”.

La progettazione formativa, la progettazione educativa, la progettazione dell’insegnamento sono le parole chiave: non si può prescindere dalla precisazione del loro significato.

PROGETTAZIONE FORMATIVA – “sviluppo della persona umana, adeguata ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie”: i relativi obiettivi sono da esprimere sotto forma di competenze generali.

PROGETTAZIONE EDUCATIVA – “sviluppo della persona umana, adeguata alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti”: è responsabilità del Collegio dei docenti che

  1. identifica le capacità sottese alle competenze generali;
  2. formula ipotesi per la loro promozione e consolidamento;
  3. predispone forme di monitoraggio.

PROGETTAZIONE DELL’ISTRUZIONE – che si sviluppa per “garantir loro il successo formativo”: è responsabilità del consiglio di classe che, conoscendo i suoi interlocutori, disegna percorsi per la conquista delle capacità collegialmente individuate, vincolanti per tutti gli insegnamenti.

L’attività del singolo docente può aver inizio al termine del processo di scomposizione: dalle competenze generali alle capacità; dalle capacità ai processi d’apprendimento; dai processi d’apprendimento alla progettazione di materiale didattico teso alla promozione di competenze specifiche.

Conoscenza delle regole del sistema: assente

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento in cui si esplicitano le fasi salienti del percorso progettuale: i traguardi formativi, quelli educativi e dell’istruzione, che costituiscono l’oggetto del mandato conferito agli organismi collegiali, sono elencati accuratamente.

Il documento di pianificazione ha la funzione di una bussola che orienta la progettazione didattica del docente.

Capacità d’argomentare: gravemente insufficiente

Un ragionamento è un percorso che si sviluppa da enunciati che fanno da premessa a enunciati che costituiscono la conclusione. Questi, a loro volta, possono essere assunti come premessa per un nuovo avanzamento.

Condizione necessaria per la validità di un’argomentazione è la consistenza delle premesse.

Nella scuola non esiste una terminologia comune e condivisa; vocaboli come competenza, apprendimento, capacità, abilità siano d’esempio.

Emblematico il lessico proposto dal Miur,  visibile tra i documenti di riforma degli ITC della scuola superiore del 2010.

Abilità e capacità: sono considerati sinonimi.

Apprendimento: non è definito in termini generali: è sempre presente un’aggettivazione che ne occulta il significato [l’apprendimento non formale è l’apprendimento che si realizza ..].

Competenza: è stata copiata una definizione elaborata in sede europea senza curarsi del fatto che la sua funzionalità riguardava la libera circolazione della mano d’opera. I problemi formativi e quelli educativi sono stati messi fuori scena.

Capacità di elaborare strategie: gravemente insufficiente

L’assenza di un valido modello della scuola, sostituito da una rappresentazione che semplifica, stravolge e banalizza l’aspetto sistemico della sua, rende insignificanti le ipotesi di formazione dei nuovi docenti.

Conoscenza della scienza dell’organizzazione: assente

Il disegno della struttura decisionale, la specificazione e la documentazione delle conversazioni che intercorrono tra i soggetti, la precisazione dei risultati attesi ai diversi livelli dell’organizzazione, le forme di pubblicità, sono gli aspetti che qualificano la messa a punto dell’apparato gestionale della scuola.