Per una volta Codacons e Ministero dell’Istruzione si trovano quasi d’accordo: quest’anno i libri di testo sono aumentati sì, ma in modo molto contenuto.
L’associazione dei consumatori denuncia comunque che le famiglie italiane, tra corredo e libri, spenderanno in media il 5% in più rispetto al 2008.
“Ma – aggiunge il Codacons – la percentuale di aumento è in parte contenuta dal prezzo dei libri che, dopo l’indagine dell’Antitrust e l’intervento del Governo, sono aumentati in modo più misurato rispetto agli scorsi anni, salvo per vocabolari e dizionari che registrano anche aumenti del 10%”.
“Finalmente – aggiunge l’associazione – è stato posto uno stop alle case editrici che, con la connivenza dei professori, fingevano di avere nuove edizioni dei libri per costringere le famiglie ad acquistarle, versioni che spesso si diversificano dalle vecchie solo per un diverso ordine degli argomenti o per l’aggiunta di una pagina”.
Di tutt’altro parere è invece l’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori) che avverte che in almeno una scuola superiore su due saranno superati i tetti di spesa per i testi scolastici.
Secondo l’Adoc la spesa media per il primo anno di liceo sfiorerà i 335 euro, il 14,3% in più del tetto medio fissato dal Miur (293 euro). Per quanto riguarda le scuole medie, il primo anno costerà in media 310 euro, l’8,3% in più di quanto previsto dal Ministero (286 euro).
Da viale Trastevere si mostrano ottimisti: “Dal monitoraggio in corso sui prezzi dei libri di testo scolastici risulta che i tetti di spesa segnalati dal Ministero dell’Istruzione sono stati in gran parte rispettati ma è necessario vigilare costantemente affinché studenti e famiglie siano tutelati”.
“Nei prossimi 3 anni – dicono dal Ministero – si calcola che le famiglie spenderanno il 30% in meno per l’acquisto dei libri scolastici”.
A far scendere la spesa dovrebbe essere soprattutto la regola introdotta con la legge 133/08 sulle adozioni bloccate per 5-6 anni oltre alla possibilità di avere testi scaricabili da Internet.
Di diverso parere il Codacons che, per risparmiare sui libri, chiede il coinvolgimento delle scuole che “devono organizzare bancarelle e mercatini dell’usato, installare bacheche apposite per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta tra gli studenti, ritirare i libri agli studenti che lasciano la scuola e metterli a disposizioni in biblioteca per la lettura in sede”.
L’associazione chiede anche nelle biblioteche della scuola ci siano in abbondanza i libri di testo, in modo che gli studenti possano ricorrere al prestito a domicilio.
“Alcune scuole – sottolinea il Codacons – acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrosso”.
Non mancando consigli più semplici: “Avete un compagno di classe con il quale fate solitamente i compiti ? Acquistate un solo libro e poi dividetevelo da buoni amici”.
E anche per contenere il peso del libro (che secondo il Codacons le case editrici dovrebbero pubblicare per legge) l’associazione ha le idee chiare: “Copertine in cartone pesante non solo gravano sulla schiena degli alunni ma anche sulle tasche dei genitori. Per questo da anni chiediamo che i libri siano leggeri, in sezioni a se stanti, fascicolate, ciascuna afferente a momenti sufficientemente autonomi della disciplina, in modo di consentire acquisti anche singoli e dilazioni della spesa. In tal modo, in caso di effettivo aggiornamento, potrà essere acquistato solo il capitolo realmente modificato e non tutto il testo”.