E poi sottolinea: “Con i decreti ministeriali n. 42 e 43 dell’11 maggio 2012, nel silenzio generale, il ministro ha pensato bene di aumentare tutti i tetti di spesa di tutte le scuole. Gli aumenti sono variabili da 2 a 6 euro a seconda dell’istituto”.
“Si dirà al ministero che si tratta di aumenti in linea con l’inflazione, ma il punto è che il ministero negli anni scorsi aveva sbandierato la riduzione della spesa per le famiglie grazie all’adozione di libri di testo in formato misto o interamente scaricabile da internet e grazie al blocco dei libri. Era stato il ministero dell’Istruzione ad annunciare in pompa magna nel 2009 che le famiglie avrebbero speso per i libri il 30% in meno nell’arco dei 3 anni. Ebbene i 3 anni sono passati, ma invece di diminuire, il prezzo dei libri è di nuovo immancabilmente aumentato. Inoltre gli aumenti sono ancora maggiori dei 6 euro previsti teoricamente dal ministro negli allegati dei decreti, dato che nei decreti stessi si consente gia’ un ulteriore sforamento del 10%, per un aumento totale che può arrivare, quindi, all’11,6%.
Insomma una vera e propria stangata, considerato che per il liceo classico la spesa al terzo anno è già passata da 376 euro a 382 euro e che, se a questa cifra si aggiunge un ulteriore incremento del 10%, si arriva a una sberla aggiuntiva pari a 44 euro”.
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