C’è da riflettere su quanto detto dall’onorevole Antonio Caso del M5S in fatto di costo dei libri testo e di misure per garantire il diritto allo studio: “Bisogna prevedere – ha detto in sintesi il parlamentare pentastellato – strumenti a sostegno delle famiglie in difficoltà economiche, in modo da garantire a tutti la possibilità di dotarsi dei libri di testo necessari”.
Parole di buon senso che non fanno fatica a riscuotere consenso.
Peccato che solo 5-6 anni fa il Movimento 5 Stelle aveva tutt’altra idea in materia e parlava soprattutto di libri di testo in formato digitale che, costano decisamente di meno e sono molto più “fruibili” di quelli in formato cartaceo.
Senza considerare che – sempre secondo il M5S – il costo dei libri di testo potrebbe essere ulteriormente abbattuto ricorrendo alla produzione in proprio di testi e manuali da parte delle scuole stesse.
Pratica che è in atto da tempo all’Istituto Majorana di Brindisi di cui è dirigente – guarda caso – il professore Salvatore Giuliano che è stato anche sottosegretario all’istruzione con il primo Governo Conte.
Ma, se i dirigenti del M5S stanno abbandonando queste idee innovative è perché, forse, si stanno rendendo conto che la scuola è un mondo molto complesso, difficile da governare a suon di slogan.
Basti pensare alla fine fatta dallo slogan “tempo pieno per tutti gli alunni del sud” inventato a fine 2019 da Luigi di Maio che introdusse nella legge finanziaria di quell’anno una disposizione che prevedeva di istituire 2mila posti di tempo pieno nelle regioni del sud: “Ma è solo l’inizio” annunciò il leader dei 5 Stelle.
La storia andò diversamente: i 2mila posti vennero attivati quasi tutti al nord perché al sud le famiglie non richiesero il tempo pieno anche perché gli enti locali non furono in grado di fornire i servizi necessari (mense, trasporti, ecc…). E così l’anno successivo la misura per potenziare il tempo pieno venne abbandonata.
E’ la solita questione che chi conosce direttamente o indirettamente la storia della nostra scuola ha ben presente: non si possono proporre soluzioni semplici per problemi che sono molto complessi, legati a decine di variabili diverse.
La questione dei libri di testo e del loro costo è appunto uno di questi problemi che, per essere affrontato, anche se non del tutto risolto, avrebbe bisogno di un dibattito assai più articolato.
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