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Libri di testo: sono da rivedere anche quelli di scienze

Il monopolio culturale della sinistra non riguarda solamente i libri di storia. Ad essere messi sotto tiro adesso sono anche i testi che si occupano di educazione ambientale.
Nei giorni giorni scorsi il presidente dei Circoli dell’Ambiente Alfonso Fimiani ha scritto alla deputata Gabriella Carlucci (prima firmataria di una proposta di legge per l’istituzione di una commissione di inchiesta sui testi scolastici) chiedendo di occuparsi anche dei libri di scienze.
Per Fimiani, la “battaglia” va allargata anche “all’informazione nelle scienze, nelle materie tecnico-tecnologiche e nella materia ambientale, facendo luce sulle grandi verità che vengono omesse, partendo proprio dalla questione energetica in questi giorni alla ribalta nazionale”.
Fimiani spiega di voler agire “contro il monopolio culturale di una sinistra che letteralmente ‘okkupa’ i libri di testo e tenta di indottrinare le nuove generazioni attraverso una vera e propria comunicazione di regime di matrice sessantottina”.
Di questo passo c’è da aspettarsi che qualcuno chieda di rivedere anche i testi di filosofia, che sono da sempre strumenti di diffusione di idee potenzialmente sovversive; e non si tratterebbe di riscrivere solamente il capitolo dedicato a Carlo Marx, perché il rischio di trasmettere idee fuorvianti alle giovani generazioni è sempre in agguato.
Anche la letteratura classica potrebbe essere sottoposta a revisione: ma vi pare mai che a ragazzine di 16 anni si possano far leggere (e addirittura tradurre) i versi con sui la poetessa Saffo esaltava l’amore per le sue amiche ?
E se proprio la vogliamo dire tutta forse bisognerebbe cancellare dai testi scolastici anche alcuni importanti capitoli di matematica.
La teoria degli insiemi di Georg Cantor non è un bell’esempio per i nostri giovani: Cantor stesso, sconvolto dalle conseguenze logiche della sua teoria, incominciò a perdere il lume della ragione e finì i suoi giorni in un ospedale psichiatrico.
Quanto poi agli studenti del liceo artistico, si mettano pure l’animo in pace: lo spazio dedicato ad alcuni importanti artisti potrebbe essere decisamente ridimensionato visto che non pochi capolavori dell’arte sono stati realizzati sotto gli effetti dell’alcool o delle droghe.
Insomma, prepariamoci: in un futuro non troppo lontano dai libri di testo potrebbero finalmente essere cancellati contenuti politicamente scorretti, moralmente non condivisibili o più semplicemente sgraditi a chi governa il Paese.

Reginaldo Palermo

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