Con l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 si ripropone nelle scuole di ogni ordine e grado il problema della fornitura dei libri di testo in formato cartaceo o digitale, relativa alle varie materie, che i rappresentanti delle case editrici offrono in modo gratuito, nella maggior parte dei casi, solo agli insegnanti disciplinari escludendo, in modo poco opportuno, i docenti di sostegno.
Prassi che investe anche i manuali semplificati o strutturati in modo specifico per gli allievi DSA (Disturbi Specifici d’Apprendimento), BES in generale (Bisogni Educativi Speciali) ed Alunni Stranieri.
Per sopperire a tale mancanza, spesso, i docenti coinvolti provvedono all’acquisto a proprie spese del materiale occorrente che è indispensabile per la pianificazione del lavoro.
Quadro descritto che crea condizioni di disagio a dei lavoratori che normativamente non sono da considerarsi docenti dell’alunno con disabilità bensì figure altamente qualificate assegnate alla classe per supportare i curriculari nelle attività didattiche e favorire l’integrazione degli allievi.
La situazione prospettata deve essere regolamentata con una misura ad hoc quale potrebbe essere la stipula di una convenzione tra Ministero dell’Istruzione e del merito e l’editoria che getti le basi per una società più equa e solidale ponendo fine all’attuale ingiusto sistema discrezionale di erogazione gratuita dei saggi.
Nell’attesa dell’intesa invito le case editrici a dare immediata ed ampia disponibilità per addivenire ad una prima soluzione che garantisca all’intero corpo insegnante l’accesso gratuito alle versioni digitali delle risorse didattiche nonché assicuri la dotazione alle scuole, senza oneri, di un certo numero di copie dei libri cartacei adottati con guida del docente annessa.
Circostanze che ridurrebbero le difficoltà riscontrate permettendo l’allestimento di uno spazio bibliotecario facilmente e proficuamente consultabile dalla comunità educante.
Fernando Nucifero