Nemmeno la crisi frena la costante ascesa dei prezzi dei libri e del corredo scolastico: secondo le tradizionali indagini estive delle associazioni dei consumatori, in questo caso realizzate dall‘Osservatorio nazionale Federconsumatori, gli aumenti rispetto allo scorso anno variano tra il 2 ed il 3%. In termini pratici ciò significa che per un alunno di prima media la famiglia a settembre dovrà spendere in media ben 900 euro. Ancora più alta la spesa dei genitori che hanno un figlio in prima superiore: saranno necessari quasi 1.200 euro.
Uno studente di prima media spenderà mediamente 435 euro (285 euro in libri più 150 euro per i dizionari), più 461 euro per il corredo scolastico e i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 896 euro. Decisamente peggio va per gli studenti delle scuole superiori di secondo grado: un ragazzo di 1° liceo ad esempio spenderà 728,60 euro (423 euro in libri più 305,60 euro per 4 dizionari) più 461,00 euro, per un totale di ben 1.189,60 euro.
A farsi portavoce degli aumenti e del salasso che dovranno affrontare le famiglie degli studenti sono state Federconsumatori e Adusbef, che hanno rivelato anche quali sono i prodotti più cari e che si discostano maggiormente dai prezzi del 2010: si tratta dei quaderni (che fanno registrare incrementi fino al 20%), degli astucci vuoti, di tutto quello che è di marca, degli zaini con i personaggi dei cartoni animati. Una curiosità: gli astucci pieni di colori e di materiali-strumenti vari risulterebbero in lieve calo.
Decisamente negativo anche il resoconto dei libri di testo: la spesa media passa da 468 euro a 481 euro, con un incremento quindi del 3%. Federconsumatori e Adusbef chiedono quindi al Miur di intervenire e di “avviare controlli sullo sforamenti dei tetti di spesa, nonché misure concrete che consentano alle famiglie di risparmiare: incentivando l’editoria elettronica o, quantomeno, rendendo disponibili in rete gli aggiornamenti per le nuove edizioni, senza obbligare l’alunno ad acquistare necessariamente un testo nuovo; ampliando i prestiti dei testi da parte delle scuole, specialmente per gli alunni meno abbienti; disponendo seri controlli relativamente alle cosiddette ‘nuove edizioni’, che spesso non apportano modifiche sostanziali, ma sono funzionali solo a far acquistare agli alunni i testi nuovi“.
Le associazioni hanno comunque indicato la strada per evitare spesi folli: oltre al consiglio generale di confrontare sempre i prezzi applicati per lo stesso testo nei punti vendita raggiungibili (non fermarsi mai al prezzo di copertina), hanno consigliato anche di rivolgersi ai mercatini dell’usato, anche on line, di tenere sempre sott’occhio eventuali promozioni o sconti avviati dai punti vendita, spesso attraverso buoni sconto, anche del 20%, e dizionari in omaggio. Prima di acquistare un libro, però, occhio sempre alla data di stampa: le edizioni non aggiornate possono essere inadeguate allo svolgimento del programma deciso dagli insegnanti.