Lo scorso giugno il ministro Fedeli aveva annunciato l’iniziativa: “Libri di testo gratuiti”, a settembre, per le studentesse e gli studenti delle aree colpite dal terremoto, per un totale di 140 comuni coinvolti.
Infatti, si legge sulla circolare inviata alle scuole dal Ministero dell’Istruzione: “A seguito di un accordo operativo il MIUR e l’Associazione Italiane Editori, è previsto un piano di distribuzione straordinaria e gratuita di libri di testo per le famiglie degli studenti residenti nei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016. L’accordo estende la donazione predisposta dall’Associazione Italiane Editori anche ai comuni colpiti dai sismi successivi a quello di agosto 2016”.
Ma la circolare, fa notare anche Il Fatto Quotidiano, presenta alcuni criteri specifici per ottenere l’esenzione dei libri scolastici.
Intanto, la fornitura gratuita sarà limitata ai soli libri di testo in adozione. Inoltre, sono esclusi dal beneficio vocabolari e altri sussidi, compreso quelli tecnici, utili alla didattica.
Ma gli altri criteri che fanno discutere sono: avere la residenza in uno dei comuni colpiti dal sisma, la certificazione di inagibilità della casa e un livello Isee non superiore ai 32mila euro. Da aggiungere che l’eventuale stato di disoccupazione e/o la perdita dell’attività produttiva non sono obbligatori ma questa condizione concorre a determinare il livello di priorità.
C’è senz’altro delusione fra le famiglie, che avevano per un momento sperato di avere dei benefici in tal senso, perché magari non rientrano nei criteri fissati dal Miur: “Abbiamo visto se mia sorella poteva aderire ma siamo esclusi. La mia famiglia non rientra perché ha la casa inagibile ma ci sono altri criteri che non corrispondono a quelli richiesti. Si tratta di richieste troppo stringenti soprattutto quella riguardo l’Isee. Come sempre non si è cercato di capire qual è la famiglia in difficoltà scegliendo dei parametri stabili negli uffici a Roma”, dichiara a Il Fatto Quotidiano Andrea Ferretti, del movimento Chiedi alla polvere.
Di contro, il Miur si dice sorpreso della reazione di queste famiglie: “La prima donazione – spiegano i vertici del Miur – è stata messa a disposizione gentilmente dall’Aie”. Nell’autunno scorso, infatti, la ministra Valeria Fedeli aveva annunciato l’iniziativa presa dall’Associazione italiana editori di donare i libri agli studenti ma con gli episodi sismici successivi il ministero ha pensato di includere anche gli altri comuni coinvolti nella tragedia del sisma arrivando a 140 enti. “Un nuovo accordo che amplia – sottolineano da viale Trastevere – quello siglato precedentemente ma che ha costretto il ministero a determinare dei criteri nella donazione. Ora per poter sfruttare al meglio i fondi disponibili è stata stabilita una procedura che consente di dare la priorità alle famiglie in maggiore stato di difficoltà. Tra l’altro la distribuzione gratuita dei testi varrà per i prossimi due anni scolastici, il 2017/2018 e il 2018/2019”.
Ad ogni modo, per chi fosse in possesso dei requisiti riportati, la richiesta del beneficio va effettuata on line entro il 25 luglio utilizzando la piattaforma dedicata.
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