Tempo di Coronavirus per tutti, milioni di persone costretti alla quarantena forzata, protezioni individuali per evitare il contagio, smartworking e didattica a distanza per continuare le proprie attività di studio e lavoro.
Questi sono alcuni tra i trend più usati in questo lungo periodo di emergenza sanitaria da cui stiamo lentamente uscendo. “Non sarà come prima” è la frase che sentiamo ormai dappertutto, stiamo provando per questo ad ipotizzare nuove abitudini e nuovi approcci ad attività che erano dentro di noi e del nostro vivere quotidiano.
Tutte le attività, seppur riaprendo gradualmente, dovranno regolare e contingentare gli ingressi per evitare affollamenti e quindi garantire la distanza sociale da tenere sempre a mente per non farci aggredire dal virus. Anche le biblioteche non sono da meno a questo nuovo contesto: i libri vanno in “quarantena”. Prenotazioni via telefono per accedere ai locali, ingressi contingentati nelle sale di ingresso e tra gli scaffali. Tutto è stato riorganizzato all’interno delle biblioteche per tornare alla “quasi “normalità per garantire la sicurezza sia agli operatori ed addetti che agli utilizzatori e frequentatori di questi ambienti.
Anche i libri prestati e riconsegnati dovranno molto probabilmente rimanere fermi per almeno 72 ore prima di tornare sugli scaffali ed essere disponibili per il lettore successivo. E’ allo studio, infatti, il protocollo che dovrà definire le modalità in dettaglio di questo processo di scambio. Tutto questo per evitare la diffusione del virus che potrebbe sopravvivere sulle superfici dei libri per un certo periodo di tempo.
Il presidente della “Fondazione per Leggere” che fornisce servizi 63 biblioteche comunali, Federico Scarioni, lo ha spiegato in un articolo pubblicato dal Il Giorno.
L’’obiettivo è “ripartire il prima possibile” e con diverse novità, tra cui quella di un Istant Book “#iorestoacasaaleggereepoi?” edito dalla Fondazione dove si racconta la lettura ai tempi del Covid 19 e il futuro del libro cartaceo ai tempi dello sviluppo massimo del digitale. Basti pensare che tra gennaio e aprile gli accessi alla biblioteca online sono raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019. Ed hanno riscosso un buon successo anche le video-letture organizzate dalle varie biblioteche e lo sfogliatore online delle riviste.
Gli operatori del settore stanno investendo molto su E-book, tutorial e webminar perché la biblioteca del prossimo futuro sarà sempre più un mix tra il tradizionale posto di scambio e lettura dei testi e la porta di accesso ai contenuti digitali.
Una evoluzione improrogabile se si vuole tener in vita le biblioteche che mantengono inalterata la magia del leggere e sfogliare le pagine di un libro.
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