Quali sono i programmi dei partiti in vista del voto del 25 settembre in fatto di editoria scolastica? L’unico riferimento ai libri scolastici lo ritroviamo nel documento del Partito Democratico, che propone gratuità dei libri di testo (in base all’Isee) per studentesse e studenti delle scuole medie e superiori. Non una scelta universale, dunque, ma legata al reddito.
A quanto ammontano i costi per famiglia relativi ai libri scolastici? Il ministero dell’Istruzione, con nota del 28 febbraio 2022, ha ribadito: “Sono fissati il prezzo dei libri di testo della scuola primaria e i tetti di spesa dell’intera dotazione libraria necessaria per ciascun anno della scuola secondaria di primo e secondo grado, nel rispetto dei diritti patrimoniali dell’autore e dell’editore, tenendo conto della riduzione dei costi dell’intera dotazione libraria derivanti dal passaggio al digitale e della disponibilità dei supporti tecnologici”.
E ancora: “Ai sensi dell’articolo 3 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 27 settembre 2013, n. 781, i citati tetti di spesa sono ridotti del 10 % se nella classe considerata tutti i testi adottati sono stati realizzati nella versione cartacea e digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi (modalità mista di tipo b – punto 2 dell’allegato al decreto ministeriale n. 781/2013); gli stessi tetti di spesa sono ridotti del 30 % se nella classe considerata tutti i testi adottati sono stati realizzati nella versione digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi (modalità digitale di tipo c – punto 2 dell’allegato al decreto ministeriale n. 781/2013). Il collegio dei docenti motiva l’eventuale superamento del tetto di spesa consentito entro il limite massimo del 10%”.
Il tetto di spesa è fissato per legge, insomma. Secondo La Repubblica, mediamente ogni famiglia con un ragazzo alle scuole superiori spenderà attorno ai 350 euro, senza contare i dizionari, un esborso particolarmente significativo al primo anno di liceo e con una certa variabilità legata all’indirizzo di scuola. Sempre secondo Repubblica sarebbe il liceo scientifico l’indirizzo in cui gravano i maggiori costi. Per le classi non sperimentali si andrebbe dai 371 euro medi in Lombardia ai 385 della Sicilia. Peraltro, come anticipato, in Lombardia arriviamo fino 500 euro a famiglia per la prima classe di liceo.
Ai libri di testo, poi si va ad aggiungere la spesa relativa ai beni necessari al rientro in classe, dagli zaini agli astucci, agli strumenti musicali. Le famiglie che hanno figli che frequentano la scuola sono destinate a spendere sempre di più, come dimostra un primo monitoraggio del Codacons. La stima fatta dal Codacons parla di circa 600 euro aggiuntivi che graveranno sulle tasche delle famiglie.
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