La scuola è iniziata già da qualche giorno e come sempre, i ragazzi devono fare rifornimento del materiale didattico che li accompagnerà fino al termine dell’anno scolastico. L’acquisto dei libri è spesso un impegno gravoso per le famiglie che, spesso, scelgono la strada dell’usato per risparmiare qualche decina di euro. Eppure quest’anno la tendenza sembra essere opposta con un ritorno al nuovo. Nonostante la pandemia e le difficoltà economiche, il fascino del libro mai utilizzato e da “personalizzare” durante l’anno rimane intatto. Lo rivela un sondaggio effettuato dalla testata ‘Skuola.net‘ che evidenzia come 7 alunni su 10 avranno nel proprio zaino testi appena acquistati in libreria. Il 33% di loro tutti, il 37% la maggior parte. Un appeal, quello dei testi nuovi, che è cresciuto nel post pandemia.
L’indagine, realizzata su un campione di 3500 studenti di scuole medie e superiori, evidenzia come questa tendenza al nuovo sia maggiormente presente al Nord (3 su 4) mentre alle medie si arriva anche all’80%. La scelta del nuovo non è dettata dal reperire per necessità l’ultima edizione disponibile, ma la principale motivazione sarebbe proprio il fatto di non trovare sottolineature, appunti e quant’altro nel testo usato. Lo sostiene il 43% dei ragazzi, mentre un altro 26% non vuol correre il rischio di acquistare un testo usato di una vecchia edizione.
Per quanto riguarda i canali d’acquisto, sottolinea sempre ‘Skuola.net‘, sono le librerie e le cartolibrerie a farla da padrone (46%). Non ingrana il web invece, 1 famiglia su 3 utilizza questo mezzo mentre il 20% ordina i libri nei supermercati e nei luoghi di grande distribuzione.
Relativamente all’usato meno di 1 studente su 3 cerca testi di seconda mano, andando in libreria, comprando da altri studenti, utilizzando siti di annunci o negli shop online con sezioni dedicate. E qualcuno di loro spera di “riciclare” qualche testo da parenti o amici.
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